Le proporzioni sono relazioni che coinvolgono quattro grandezze, scritte nella forma a:b=c:d. Una proporzione è un’uguaglianza tra il rapporto di due grandezze, così si potrebbe commentare del perchè il primo cittadino non ha intrapreso un solo atto per arginare il tecnico comunale architetto Massimo Stroscio. Massimo Stroscio sta a Gianni De Martino come per Villa Faraglioni sono coinvolti a diverso titolo tutti e due. In molti si chiedevano e tutt’ora si chiedono, come mai il sindaco Gianni De Martino non prende provvedimenti davanti a tutto ciò si sta verificando all’ufficio tecnico del Comune di Capri, almeno ritirando la responsabilità dell’ufficio stesso all’architetto Massimo Stroscio e la risposta sta in una serie di vicende, tra cui, certamente, la più importante è Villa Faraglioni, dove il tecnico comunale è accusato di omissione di atti d’ufficio, una pratica ritenuta scottante, e dove è saltato fuori che i calcoli al genio civile del cemento armato li ha eseguiti il primo cittadino Gianni De Martino, dopo che ha vestito la fascia tricolore del Comune di Capri, quindi dopo le elezioni, quando, invece, si sarebbe dovuto astenere da esercitare l’attività professionale in un territorio dove si è trovato nel ruolo di tecnico e di sindaco, cosa questa che fa molto rumore, anche perchè il direttore dei lavori è il suo amico di studio professionale, che il primo cittadino diceva che per incompatibilità aveva lasciato, l’ingegnere Giuseppe Aprea. Insomma Gianni De Martino è il protettore dell’architetto Massimo Stroscio, d’altronde lui lo ha messo a capo dell’ufficio urbanistica e di edilizia privata e può ritirargli in qualsiasi momento questa nomina che è personale. Il coinvolgimento in atti di edilizia all’attenzione della magistratura che coinvolgono a diverso titolo i tecnici privati della Primavera lasciano capire od intendere che l’uno è affine all’altro. Interessante quando il vicesindaco Roberto Bozzaotre sull’house organ della Primavera dice che: “il miglioramento di Capri passa anche attraverso una rivoluzione morale nel modo di fare politica, di avere rapporti con l’informazione e da un diverso modo, più positivo e più costruttivo di confrontarsi sul piano politico”. Una bella frase questa che si potrebbe commentare come il miglioramento dell’amministrazione comunale passa attraverso falsi condoni, abusi, coperture, manipolazioni… Sembra quasi che la Primavera viva in un altro mondo e dove dimentica di avere il presidente del Consiglio Comunale Fabio De Gregorio, gli assessori Manuela Massa e Roberto Bozzaotre, che hanno apparato gli abusi di famiglia grazie al loro ruolo istituzionale, e non ultimo l’assessore al turismo Antonino Esposito il cui condono dell’albergo di famiglia sarebbe stato accertato essere tra quelli dichiaratamente “falsi” ed a cui si aggiungerebbe di aver beneficiato di una drastica riduzione delle tasse, imposte comunali, manipolando illecitamente la vera rendita catastale, riducendola e risparmiando così un bel mucchio di quattrini. Per non parlare del sindaco Gianni De Martino di cui stanno volando gli stracci e che da persona irreprensibile fino alle elezioni si è scatenato a fare parcelle che non doveva e non poteva fare, prendendo in giro tutti quei cittadini che per problemi del quotidiano chiedevano aiuto ed a cui veniva risposto che non si potevano fare eccezioni, forse perchè le eccezioni si fanno solo per loro. Il paese è stanco, il degrado è incredibile, Capri sta per toccare il fondo dove prima non l’ha mai neanche sfiorato, la gente è stanca, si vede perseguitata, anche per un piccolo abuso di necessità e poi vede che importanti studi e privati beneficiano di pratiche all’insegna dell’illegalità che nessuno mai prima ha neanche pensato di sfiorare. Il popolo vuole giustizia, la magistratura ha il dovere di far rispettare le leggi tanto al semplice cittadino che il potente di turno e se questi ultimi hanno sbagliato devono pagare il giusto prezzo, primo quello di essere additati con furfanti, furbetti, illegali, se invece è tutto in regola vuol dire che quello che si è consentito per pratiche di potenti imprenditori sia consentito anche al comune cittadino.