Un tassista di Anacapri è stato segnalato al Prefetto di Napoli, così come stabilisce la legge in materia di uso di stupefacenti, per essere stato trovato dai Carabinieri di Anacapri, diretti dal Luogotenente Cristoforo Perilli, di una bustine di eroina e una di cocaina, che il quarantenne anacaprese deteneva per uso personale. Un uso personale acquistato probabilmente a ferragosto da Giorgio Ciriello che da alcune setitmane era tenuto d’occhio dai Carabinieri, di solito soggiornava in albergo ad Anacapri e forniva i suoi “clienti” di droga con whatsapp e sms, oggi rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Proprio da quell’arresto sono stati verificati i “clienti” tra cui l’anacaprese quarantenne che essendo un tassista ne è stato proposto dai Carabinieri di Anacapri il ritiro e sospensione della patente per il trasporto auto pubblico. Nel frattempo (è incredibile) che il Prefetto di Napoli decida al tassista è stata sospesa dal Comune di Anacapri, dal Comando Vigili Urbani, la licenza taxi. In effetti la concessione per il taxi del tassista che fa uso di stupefacenti è intestata ad altra persona che aveva con questi contrattualizzato il rapporto e la sospensione come prevede il regolamento taxi di Anacapri è per massimo tre mesi. Sull’isola di Capri gli unici tassisti che si sottopongono una volta all’anno al test antidroga e anti alcool sono solo quelli che fanno parte della Co.ta.ca. (Cooperativa Tassisti Capresi), mentre quelli di Anacapri seppur alcuni riuniti in cooperativa si esimono, anche perchè il regolamento dei due comuni non ne fa obbligo. Secondo alcuni sarebbero diversi i tassisti che fanno uso di stupefacenti sia a Capri che ad Anacapri eppure fino ad oggi sono riusciti sempre a farla franca e sarebbe ora che le forze dell’ordine sottopongano quei tassisti “sospetti” all’obbligo del test anti droga, cosa questa che la legge prevede e che sanziona i tassisti che si oppongono, al ritiro della patente immediata.