Dopo il sequestro di giugno per una serie di reati del complesso Nettuno alla Grotta Azzurra di cui è titolare l’imprenditore casertano Raffaele Perrella con la società Nettuno srl, a seguito di una verifica su segnalazione dell’Arpac e della Tenenza della Guardia di Finanza di Capri, diretta dal Luogotenente Pietro Varlese, è emerso che in quella proprietà non vi erano solo abusi e reati di vario genere, bensì anche antenne della Vodafone installate senza alcuna autorizzazione, sia del Comune di Anacapri che dell’Asl.

IL NETTUNO OGGI

L’Arpac ha verificato che le antenne emettono onde magnetiche superiori al limite di legge e quindi preoccupanti per la salute degli isolani e dei turisti. Come sia possibile che al Nettuno vi siano antenne per la telefonia mobile installate senza alcuna autorizzazione lasciano pensare che ad Anacapri c’è chi può far quel che vuole e vi è anche un altro dubbio, ovvero se l’ordinanza di rimozione delle antenne killer emessa dal responsabile del procedimento, indagato per i fatti che portano al sequestro del Nettuno a giugno, andava pubblicata sul sito istituzionale del Comune dove non vi è traccia per il cittadino eppure non c’è nulla di privato.