Ogni estate in un modo od in un altro scatta il problema del traffico sulle strade di Capri e che fa assistere a dei veri e propri ingorghi, con la paralisi della viabilità. Colonne di bus turistici, di linea, taxi, camion, auto private e quant’altro che le ordinanze non riescono ad evitare. Ogni anno si accusano i mezzi per il trasporto delle merci e i bus turistici come responsabili di quanto si verifica. Un fattore, invece, che nessuno vuole prendere in considerazione sono quella miriade di auto di isolani e villeggianti che se venissero fermate e ne venisse interdetta la circolazione, ad esempio dalle 9 del mattino alle 17 di pomeriggio, contribuirebbero non poco ad alleggerire il traffico ed a produrre meno smog. Sono tante, troppe, le auto degli isolani e principalmente dei villeggianti che circolano. Queste ultime addirittura utilizzate solo nel periodo estivo, godono dell’assicurazione di auto d’epoca, e quindi, veri cartocci che circolano intasando ed inquinando. Il blocco delle auto private in una grande fascia oraria che consentirebbe la circolazione solo a quelle per i portatori di handicap (che però devono essere a bordo del mezzo e non limitarsi ad esporre il tagliando) spingerebbe da una parte ad intensificare il trasporto dei bus e dall’altra, da chi non può fare a meno dell’auto per poter circolare, a rinnovare il mezzo con le auto tipo euro 6c. Dando, quindi, qualche possibilità oraria nella fascia dalle 9 del mattino alle 17 di pomeriggio, tipo una finestra di circolazione per le euro 6c. Per coloro che abitano ad Anacapri nelle zone del Faro e della Grotta Azzurra basterebbe triplicare le fermate e i bus utilizzati. Stessa cosa per chi abita al porto ed a Marina Piccola. D’altronde i Comuni come prevede la legge possono incentivare il servizio pubblico di bus con le proprie casse per aumentare le corse e istituire fermate. Come ad esempio un problema da affrontare sono i bus elettrici, per tutte le compagnie, pubbliche e private, senza trovare scuse. Ogni anno sull’isola giunge un modello di bus elettrico, fa un giro sulle strade, principalmente sulla Capri Anacapri, e poi sparisce: si dice che non riescono a superare le forti pendenze e che si scaricano subito. Cosa questa paradossale se si pensa che in Europa ed anche in Italia vengono utilizzati in tantissime città. Un recente bando regionale invece di incentivare l’utilizzo di bus elettrici ha messo a bando la fornitura di quelli a scoppio. Basti pensare che della miriade di carrelli elettrici che svolgono il lavoro nell’arco della giornata utilizzano batterie con acidi che impiegano molte ore per ricaricarsi e da diversi mesi a Capri sono comparsi quelli alimentati con batterie che utilizzano la tecnologia agli ioni di litio, che, è vero costano di più ma hanno migliore affidabilità, l’accorciamento sensibile dei tempi di ricarica, l’eliminazione di ogni genere di manutenzione, l’allungamento della vita utile (fino a quattro volte superiore) e, ovviamente, l’importante riduzione dei pesi sul carrello stesso. Il Comune di Capri, ad esempio, potrebbe imporre che in un ciclo di due anni, quindi dando tempo per rinnovare il parco carrelli alle varie aziende, tutti i carrelli che circolano sul territorio comunale devono essere di tecnologia agli ioni di litio. Insomma in materia di traffico si potrebbe parlare all’infinito ma se non si inizia a fare qualcosa di serio alla fine ci si trova senza avere avuto il coraggio di affrontare il problema a non risolvere i problemi stessi. I ciclomotori sono tantissimi, tra quelli dei noleggi e quelli dei privati (svariate centinaia). Visto il successo e il diffondersi delle biciclette elettriche, si potrebbero incentivare i ciclomotori elettrici, disponendo lungo tutto il territorio isolano decine di colonnine per la ricarica che per un paio di anni potrebbero essere gratuite e poi successivamente a pagamento a prezzi irrisori. Addirittura creando delle fasce orarie in cui i ciclomotori a scoppio non possono circolare e quindi incentivando le biciclette elettriche. Tanto smog in meno e maggiore vivibilità in un’isola che vive di turismo e quindi dove lo smog e il traffico non dovrebbero esserci.