Alle ore 16 di martedì scorso è deceduto il giovane Andrea, diciottenne da tre mesi, che da venerdì era ricoverato in coma al Policlinico di Napoli, la struttura ospedaliera legata all’Università di medicina, una vera eccellenza. La vicenda di Andrea ha scosso gli animi dei capresi ed anacapresi che sono stati in apprensione ed hanno dato vita a veglie di preghiera e manifestazioni di sensibilità. La cittadinanza  si è stretta con un abbraccio fortissimo ai genitori Raffaella e Filippo che per neanche un istante avevano perso la speranza in quello che gli stessi medici avrebbero definito un miracolo. Un miracolo che tutti volevano si verificasse, Andrea per quattro giorni è stato il figlio di tutti i capresi, il fratello di tutti i capresi. Per Andrea, andato con gli amici al mare sulla spiaggia di Marina Grande dove sono cresciute intere generazioni di capresi, doveva essere un giorno di spensieratezza ed invece si è trasformato in un dramma: si è ritrovato in acqua con il viso sotto il pelo dell’acqua con una lesione alla quinta vertebra cervicale e assenza di ossigeno al cervello. Portato a riva, subito i primi soccorsi, tra cui un medico straniero che ha iniziato le manovre di rianimazione, la Capitaneria di Porto, anche attraverso l’uso del defibrillatore e tecniche salvavita per le quali il personale di Circomare è abilitato. A sirene spiegate l’ambulanza del 118, che era impegnata ad Anacapri  per un altro intervento, è giunta al porto ed il personale per interminabili minuti ha praticato le manovre salvavita, tra l’angoscia dei bagnanti che non vedevano segni di ripresa. Giunto all’ospedale Capilupi i medici hanno proseguito senza arrendersi la rianimazione cardiopolmonare che circa dopo un’ora dalla tragica vicenda ha visto il cuore riprendere a pulsare, grazie anche all’uso del defribillatore ed alla somministrazione continua di adrenalina. Nel frattempo è arrivato l’elicottero del 118 che lo ha trasferito al Policlinico di Napoli dove era ricoverato in condizioni tragiche, che non facevano sperare in nulla di buono. I soccorritori sono stati tutti eccezionali svolgendo un lavoro encomiabile. Circomare Capri ha aperto da subito un’inchiesta di concerto con il magistrato della Procura della Repubblica di Napoli per mettere in rilievo, acquisendo anche immagini dalle telecamere di stabilimenti, alberghi della zona e grandi yachts, e per stabilire cosa sia accaduto realmente. I fratelli di Andrea, attraverso un post sui social, hanno chiesto a chi era in spiaggia di collaborare alle indagini affinchè si stabilisse con chiarezza e certezza cosa sia accaduto quel giorno in un fazzoletto di acqua dove il fratello ha perso la vita. Uno degli amici è stato ascoltato a Napoli in Procura. Il magistrato ha disposto l’autopsia per il giovane Andrea eseguita mercoledì scorso per poi far celebrare i funerali il giovedì, dove hanno partecipato in tanti, tantissimi. In segno di cordoglio il Comune di Capri ha fatto affiggere manifesti funerari e tantissime attività del porto e del centro al passaggio del feretro hanno fermato le proprie attività. Capri resta sconvolta dalla morte del giovane Andrea.