Caro direttore,
Caprese di adozione da ben 49 anni mi ritrovo oggi alla ricerca disperata di un qualcosa o qualcuno che giustifichi anno dopo anno il mio ritorno qui e rinnovi il sempre più travagliato amore per l’isola blu.
Qualcosa o qualcuno che dia un senso a … prezzi folli, imu, tari, rumori spintoni, nervosismo, affollamenti disumani, code interminabili sotto il sole, autobus da terzo mondo pieni fino all’inverosimile dove riesce difficile respirare, assurda idea di biglietti diversi per funicolare e autobus per non pensare all’arrivo demenziale a Marina Grande ormai fuori controllo con navi sempre più gigantesche che rovesciano orde barbariche sulle nostre stradine e lasciano i soldi di un gelato, un impatto con l’isola da percorso a ostacoli il tutto condito con scortesia inaudita.
In poche ore sono stata praricamente “maltrattata” da controllori, bigliettai, camerieri, tassisti ed addirittura da un albergatore che sembra non ricordare che chi di turismo vive ha il sacrosanto dovere di imparare gentilezza ed educazione, che il cliente non è colui che da fastidio o va ostacolato in tutti i modi ma che è una persona che desidera essere trattata con rispetto, e che porta lavoro a tanti.
Questo “scontro” negativo con l’isola è scoraggiante e triste per chi viene qui a riposare a godere delle bellezze mozzafiato di Capri, a rivivere con la fantasia luoghi, ville e natura che sono stati palcoscenico di storia millenaria eletta a buon retiro da personaggi che di quella storia sono stati affascinati protagonisti.
Business, insensibilità, assenza di cultura di ogni tipo, non so quali siano le vere cause di questo progressivo abbandono reale ed emotivo e della assenza di responsabilità a custodire un bene così prezioso che per ospitalità, glamur, esclusività, … ex perla in svendita sotto i nostri occhi che imperterriti stanno a guardare. Bellezza umiliata. Sogno calpestato.. Torniamo al silenzio, al sorriso. Si può…si deve. Guardo con ammirazione Carmelina che trasmette conoscenza al Centro Caprense Cario, all’impegno testardo di Loredana Ascione per crescere ed offrire sempre il meglio e di più, alla cortesia infinita ed al genio imprenditoriale di Gemma Rocchi che non fa rimpiangere l’incredibile scomparsa di un mitico luogo caprese.
Tre donne. Vere signore di Capri. Imma Cavallucci