Il giudizio presso il Tribunale di Napoli a carico dell’ex primo cittadino della Primavera Gianni De Martino, dell’ex vicesindaco Roberto Bozzaotre, che tra l’altro aveva la delega al contenzioso, dell’ex assessore Caterina Mansi, e gli ex assessori Anna De Simone e Vincenzo Ruggiero, nonchè dell’architetto Massimo Stroscio, all’epoca dei fatti responsabile dell’edilizia privata del Comune di Capri, è stato archiviato. Il Pubblico Ministero, Francesco Raffaele, che aveva condiviso una complessa indagine delle fiamme gialle, ascoltando diverse persone in fase di indagini, tra cui l’avvocato Tonino Lembo, legale di fiducia del Comune di Capri, che davanti alla chiusura di un accordo che andava, secondo questi, contro gli interessi dell’ente pubblico che aveva già speso denaro dalle casse comunali ed aveva già vinto una causa in primo grado, non volle accettarlo limitandosi ad una presa visione di una transazione. I reati contestati riguardavano la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e il concorso, perchè avrebbero compiuto un falso in una delibera di giunta, attuando una delibera di consiglio comunale, in carenza di tutte le condizioni, ovvero, senza che fossero state rispettate tutte le richieste condizioni per l’attuazione della stessa, in una pratica di un privato cittadino.