I MOTOSCAFISTI SBARCANO
AL MOLO BEVERELLO
istituita una corsa Capri Napoli,
è l’inizio di nuovi equilibri nei trasporti marittimi

La società cooperativa motoscafisti di Capri, che esiste dal 1955 e conta 40 famiglie isolane rappresentando la più grande società armatoriale che opera sull’isola, forte delle sue quaranta imbarcazioni di cui tre di grossa stazza, dopo aver chiesto di poter istituire corse di linea in tutti i porti del golfo, ha avuto l’autorizzazione dalla Regione Campania ad avere una linea di trasporto pubblico da Capri per Napoli molo beverello alle 18,20 dal 4 novembre al 31 marzo solo il giovedì e tutti i giorni dal 1 aprile al 3 novembre con partenza dal molo commerciale alle ore 18,20. E’ la prima volta che un’imbarcazione che non fa parte del cartello delle grandi compagnie di navigazione entra al Molo Beverello aprendo un precedente che commercialmente è preoccupante proprio per queste ultime. I motoscafisti di Capri, che godono il sostengo delle amministrazioni comunali dei due comuni, dell’associazione commercianti, Federalberghi e Capri Excellence e che la popolazione locale vede come una rivincita alle continue lamentele sui trasporti marittimi, hanno fatto un balzo in avanti non di poco conto. Già la scorsa estate le grandi compagnie sulla rotta di Sorrento oltre che a vendere l’andata e ritorno da Capri con i mezzi veloci includevano nel biglietto il giro dell’isola effettuato poi con altre imbarcazioni dei capresi Lauro che avevano stretto accordi preoccupanti per i motoscafisti e i piccoli che effettuavano il giro dell’isola e le visite alla Grotta Azzurra. Una preoccupazione dettata dal fatto che era stato stretto un patto di ferro tra Salvatore Di Leva, oggi alle prese con seri problemi giudiziari a seguito di inchieste in cui sono coinvolti armatori ed addirittura magistrati, con i capresi Lauro, che pur di raggiungere un obiettivo non guardano in faccia a nessuno. I capresi Lauro, che grazie l’accordo con i sorrentini, vedono la realizzazione dell’area marina protetta come una minaccia ai loro interessi commerciali e di veicolare masse da Sorrento, hanno chiesto a chi non governa di organizzare referendum e quant’altro proprio per scongiurare l’area marina protetta. Emblematico che proprio da Sorrento, la penisola e quella amalfitana, proviene il massimo astio al parco marino che non permetterebbe più loro di sversare migliaia di persone nelle acque di Capri sfruttandole e spremendole come un limone.