CAPRI TRAVOLTA DALLA MAGISTRATURA
sono più i tecnici indagati che quelli sconosciuti
al terminale della Procura della Repubblica

E’ un momento giudiziariamente difficile per Capri dove per una serie di processi ed inchieste non sono pochi i tecnici del Comune di Capri e quelli privati, nonchè i componenti delle commissioni edilizie, che stanno avendo a che fare con la magistratura e forze dell’ordine. Mai a memoria d’uomo si ricorda un quadro indiziario e giudiziario così pesante nella tranquilla Capri, che l’ha portata ad essere apostrofata al pari di un comune dell’interland napoletano o fuori regione. Si parte dal 6 novembre 2015, nella foto in alto a dx un momento dell’operazione dei Carabinieri del Noe, della Compagnia di Sorrento e della Stazione di Capri, dove Genny (Gennaro all’anagrafe) Della Rocca e l’architetto Mario Cacciapuoti, quest’ultimo all’epoca dei fatti incardinato all’ufficio di edilizia privata ed urbanistica del Comune di Capri, furono destinatari di accuse che sconvolsero la tranquilla Capri e che oggi sono sul banco degli imputati in quella che è conosciuta come l’inchiesta Woodcock. Il geometra Genny Della Rocca, quale tecnico privato, in concorso con il Cacciapuoti, e con altri vennero accusati e rinviati a giudizio per rispondere della commissione dei reati di cui agli articoli 416, 81, 56, 110 e 317 puniti severamente dal codice penale. Allo scadere delle misure cautelari nei confronti di Mario Cacciapuoti, ritratto nella foto a sx in basso, cessavano i motivi per i quali era stato sospeso dal servizio comunale. Motivi di prudenza consigliarono la sua destinazione ad altro incarico e precisamente lo spostamento dall’edilizia privata ai lavori pubblici, in posizione subordinata al geometra Vincenzo Matassa, ma senza alcun incarico e quindi oggi l’architetto si trova a far quasi niente e mortificato nel lavoro. Per il geometra Genny Della Rocca, scattò con l’amministrazione di Gianni De Martino, l’allontanamento dagli incarichi dei lavori pubblici. Vincenzo Matassa che al Comune si può dire essere di casa in quanto dipendente da 35anni, ha visto passare sindaci da Saverio Valente in poi, ovvero Michele Salvia, Costantino Federico, Carmine Ruotolo, Ciro Lembo, Gianni De Martino ed oggi Marino Lembo, e, custode come si vocifera da anni dei più grandi segreti dell’edilizia, e che non vorrebbe andare in pensione lasciando l’apice dei lavori pubblici, un settore questo strategico per tutti, politici ed imprese. A rompere le uova nel paniere ad ottobre scorso la nuova segretaria comunale, Viviana Di Gennaro, che facendo completamente dimenticare l’atteggiamento di chi l’aveva preceduta, ovvero Giulia Di Matteo, il potente geometra che insieme a Marica Avellino aveva definito tra trutti i dipendenti del Comune come i due migliori, intuendo che il Matassa, ritratto nella foto a dx con il costrettore Biagio Gargiulo, pur avvicinandosi la scadenza del lavoro al Comune per la pensione, non aveva intrapreso le pratiche all’inps, ha messo nero su bianco che ad aprile di quest’anno lo avrebbe messo in pensione d’ufficio. Ad aprile, l’11, il geometra Vincenzo Matassa compie il 67° compleanno e quindi il 1° maggio deve andare in pensione. Il geometra è stato molto turbato da quest’iniziativa intrapresa dalla nuova segretaria che la precedente non avrebbe neanche ipotizzato, ed andando su tutte le furie si è messo subito a lavoro per poter trovare una motivazione per rimanere ancora uno o due anni su quella poltrona che decide quali lavori pubblici e come devono farsi sul territorio di Capri ed ancor più i lavori in somma urgenza di cui beneficiano le imprese isolane, che rappresentano somme da capogiro. Tra l’altro il geometra Vincenzo Matassa anche se non lo farebbe mai, è lui a decidere se un lavoro deve realizzarsi celermente o lentamente. Il Comune di Capri, il sindaco, Marino Lembo che è anche il capo del personale, davanti al pensionamento del geometra aveva pensato di usufruire di un articolo di legge che consente di indicare a necessità un dipendente per la durata del suo mandato elettorale, l’articolo 110, potendo così occupare con un altro tecnico quella poltrona che Matassa non vorrebbe lasciare nè a maggio nè in futuro. Vincenzo Matassa non si è fatto cogliere impreparato ed ha premuto le meningi e d’accordo con alcuni politici vicini al sindaco si sono inventati di far ricoprire l’incarico ad un giovane ingegnere che non avendo esperienza ai lavori pubblici verrebbe affiancato per almeno un anno dallo stesso Matassa che da una parte si toglierebbe la soddisfazione di fare lo sgambetto alla segretaria comunale e dall’altra lo lascerebbe ancora incardinato all’ufficio lavori pubblici. Vincenzo Matassa è molto conosciuto a Capri in quanto dopo appena qualche anno che era dipendente comunale, quale vincitore di concorso, nell’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Saverio Valente gli venne chiesto di non andare più avanti e dietro con gli aliscafi bensì di usufruire di un alloggio comunale e vivere a Capri, così se si verificava qualche emergenza dopo la chiusura degli uffici lo si aveva a disposizione sul territorio. Così è andato avanti per anni e questi ha usufruito di un alloggio comunale nell’ex albergo Internazionale a meno di 60 secondi dalla piazzetta di Capri. Quando gli è stato reclamato il fitto, il canone a prezzo di mercato, così come fatto agli ex senza tetto e sfrattati che ancora vi alloggiano, è andato su tutte le furie e non ha voluto aderire e sottoscrivere il contratto. Quindi il Comune che è sotto la lente d’ingrandimento della Magistratura non ha avuto altra soluzione che iniziare un paio di anni fa la causa di sfratto ed il geometra pur costituendosi contro l’ente pubblico di cui è dipendente è restato nell’appartamento pagando un minimo fitto e la causa è ancora in corso dati i tempi lunghi della giustizia. Pur essendo in lite con il Comune più sindaci, l’attuale compreso, gli hanno conferito la responsabilità dei lavori pubblici, che è un atto di fiducia a chi è in causa con il Comune. Chi sperava di liberare un appartamento nell’ex Internazionale con il pensionamento del geometra che non ne avrebbe nessun titolo ad occuparlo nè per un euro nè per mille, se gli verrà conferito l’incarico di un anno di proroga dal pensionamento per l’affiancamento del nuovo tecnico di cui all’articolo 110, dovrebbe aspettare ancora. Quello che come si suol dire manda in bestia gli altri occupanti degli alloggi comunali e i politici non affini al Matassa è che non si tratta di un alloggio di fortuna bensì di un appartamento, 80 metri quadrati nel centro di Capri con tanto di vista panoramica e soleggiata, tutta rifinita ad alto livello, ed i malevoli si compiacciono anche della vasca idromassaggio. Un appartamento per il quale il geometra tra arredo, infissi e quant’altro avrebbe speso non pochi soldi, per un appartamento che solo per dimensioni e posizioni se posto sul mercato renderebbe alle casse comunali ben più di quello corrisposto attualmente dal geometra. Insomma, alla fine, c’è da rilevare che la legge sul pensionamento a Capri si riesce ad aggirare e poco conta di aver lavorato oltre 35anni, dal 1° gennaio del 1985. I giorni scorsi per il geometra Vincenzo Matassa non sono stati piacevoli, in un clima dove da due anni il Comune di Capri per i suoi funzionari e decine di tecnici privati risultano coinvolti in affari di giustizia, è stato raggiunto da una comunicazione giudiziaria di conclusioni delle indagini per un fatto che riguarda le concessioni demaniali di cui si occupa l’ufficio lavori pubblici e dove il Pubblico Ministero Catello Maresca ipotizza sia stato commesso il reato di falsità in atti pubblici. Il Matassa dovrà decidere se chiedere di essere sentito dal Magistrato inquirente, se fornire documentazione che lo scagiona od attendere la richiesta di rinvio a giudizio. Chi invece sembra che al momento non abbia problemi giudiziari, anzi, si deve a lui la conclusione di indagini che hanno permesso la scoperta di reati commessi da altri dipendenti comunali e non solo, è l’ingegnere Salvatore Rossi. L’ingegnere Salvatore Rossi è il responsabile dell’ufficio di edilizia privata ed urbanistica ed attualmente riveste anche l’incarico di responsabile del rilascio diretto delle autorizzazioni paesistiche non sottoposte al preventivo parere della Soprintendenza. Tale sovrapposizione di incarichi tuttavia sembra in contrasto con la disposizione di legge regionale che prevede due percorsi separati per gli aspetti urbanistici e paesaggistici della medesima pratica. In altri termini sarebbe opportuno ai sensi di legge che le autorizzazioni paesistiche non venissero più rilasciate dallo stesso responsabile dell’ufficio urbanistica, anche, perchè, si incorre nel rischio di dover annullare decine e decine di atti che recano la stessa firma tanto per gli aspetti urbanistici quanto per quelli paesaggistici, dell’ingegnere Salvatore Rossi, ritratto nella foto a sx. E sul fronte dell’edilizia privata il top gun all’attenzione della Magistratura è l’architetto Massimo Stroscio, che dopo essere stato arrestato per un falso ripristino per il quale è oggi sul banco degli imputati con il proprietario di un appartamento ed il costruttore Biagio Gargiulo, per l’affaire Faraglioni, è stato anche raggiunto da una comunicazione giudiziaria di proroga delle indagini per una serie di reati tra cui spicca quello dell’associazione a delinquere. L’architetto Massimo Stroscio, fino ai primi dell’agosto 2018, ovvero quando venne arrestato con concessione dei domiciliari, era il responsabile dell’ufficio tecnico dei lavori privati ed urbanistica ed era quindi il deus ex machina, dell’edilizia a Capri. Insieme all’architetto Massimo Stroscio, i Pubblici Ministeri Catello Maresca, Maria Carolina De Pasquale e Giulio Vanacore, hanno fatto notificare comunicazioni giudiziarie di proroga delle indagini per una serie di reati tra cui spicca quello dell’associazione a delinquere: gli ingegneri Giuseppe Aprea, Marco Aprea, Antonio Esposito, i geometri Antonio Di Martino e Sergio Federico, gli architetti Crescenzo Mariniello, Claudio Stabile e Pino (all’anagrafe Giuseppe) Gramegna. Oltre costoro la stessa comunicazione giudiziaria è stata notificata all’ex presidente della Capri Servizi Costanzo Cerrotta, il costruttore Biagio Gargiulo. Molti di questi tecnici sono componenti delle commisisoni edilizie del Comune di Capri ed alcuni di loro hanno fatto anche domanda per far parte di quelle che tra pochi giorni il Consiglio Comunale, essendo ormai scadute, nominerà.