PER I MALTRATTAMENTI L’UCRAINA
PATTEGGIA LA PENA, L’ALTRA
VUOLE FARE IL GIUDIZIO
la Fondazione San Costanzo parte civile
anche i familiari di una “maltrattata”

Sono comparse davanti al Gip (Giudice Indagini Preliminari) Rosaria Maria Aufieri le due donne, Halyna Voznyak di origine ucraina e molto conosciuta a Capri ove lavora e risiede da anni, e Loredana Scarpati originaria di Castellammare di Stabia, accusate dal Pubblico Ministero Maria Cristina Curatoli di aver compiuto maltrattamenti aggravati a carico di anziani ospitati presso la Casa di Riposo San Giuseppe, gestita dalla Fondazione San Costanzo della Parrocchia di Capri. Pubblico Ministero a quest’udienza Claudio Basso che si è trovato davanti ad una richiesta di patteggiamento di Halyna Voznyak a due anni di reclusione con pena sospesa, difesa dall’avvocato Mario Del Savio, mentre Loredana Scarpati difesa dall’avvocato Aniello Di Martino discuterà le sue ragioni nella prossima udienza dove potrebbe essere rinviata a giudizio con il rito ordinario. A costituirsi parte civile la Fondazione San Costanzo, proprietaria della Casa di Riposo San Giuseppe che si è affidata all’avvocato Luciano Fotios Meletopoulos, i fratelli Marcello e Stefano Staiano che si sono affidati all’avvocato Roberto Tropenscovino, del Foro di Milano. Il 26 febbraio nuova udienza davanti al Gip Rosaria Maria Aufieri per l’accettazione del patteggiamento di Halyna Voznyak che dovrebbe essere omologato e che comunque vedrà la parte civile rappresentata dall’avvocato Roberto Tropenscovino. Parte civile questa che potrà ricorrere dopo l’omologa del patteggiamento al giudizio civile per i danni, perchè se il patteggiamento non è un’ammissione di colpa giuridicamente in sede penale, con la sentenza della Cassazione numero 20562 del 6 agosto 2018, che di fatto trasforma il rito speciale in prova “blindata” utilizzabile contro l’imputato in sede civile. Halyna Voznyak venne arrestata il sabato 21 settembre dello scorso anno presso la Casa di Riposo San Giuseppe alle prime luci del mattino su richiesta del Pubblico Ministero Maria Cristina Curatoli, avallato dal Giudice per le Indagini Preliminari Gianluigi Visco, e condotta ai domiciliari ad Anacapri. Dopo l’interrogatorio di garanzia ricorrendo al Tribunale della Libertà, assistita dal suo legale di fiducia l’avvocato Mario Del Savio gli è stata convertita la misura dell’arresto ai domiciliari con il divieto di dimora a Capri e poi, revocata anche questa non essendo più dipendente della Casa di Riposo. Il Pubblico Ministero Maria Cristina Curatoli aveva notificato alle due donne la conclusione delle indagini e le stesse hanno esercitato il diritto di fornire chiarimenti e spiegazioni che non sono stati sufficienti a non far chiedere il rinvio a giudizio al Tribunale di Napoli Sezione Gip, che il 13 febbraio ed il 26 febbraio prossimo sancirà il patteggiamento per Halyna Voznyak e il rinvio a giudizio per Loredana Scarpati. L’inchiesta fu condotta dagli uomini del Commissariato di Polizia di Capri, diretti dal Vice Questore Maria Edvige Strina, con grande professionalità, che per lungo tempo avevano installato nella Casa di Riposo un complesso sistema di videosorveglianza che, oltre a video immagini, consentiva l’ascolto audio, rimosso il tutto poi con l’arresto dell’ucraina. Il Pubblico Ministero Maria Cristina Curatoli ha grande esperienza in questo tipo di reati e quindi nei confronti delle fasce deboli, un magistrato molto attento e scrupoloso. La Casa di Riposo San Giuseppe, di proprietà della Fondazione San Costanzo, è un fiore all’occhiello in materia di assistenza alle fasce deboli, e quanto si è verificato ad opera di Halyna Voznyak e Loredana Scarpati, di cui quest’ultima dice aver avuto un ruolo minore quasi insignificante rispetto alla collega ucraina di lavoro, non ha e non deve scalfire l’immagine di quello che è un luogo dove gli anziani dell’isola possono trascorrere con serenità ed assistenza la loro terza età. Con l’inizio del processo potranno essere anche trasmessi i filmati oggetto delle indagini che hanno portato le due donne, Halyna Voznyak e Loredana Scarpati, ad essere protagoniste di una vicenda che ha scosso fortemente la comunità locale con reati che sono in materia di maltrattamenti aggravati agli anziani.