CONCLUSE LE INDAGINI A CARICO DI MASSIMO STROSCIO ED ALTRI PER IL RISCHIO IDROGEOLIGICO
coinvolto il tecnico Sergio Federico,
il consigliere Paolo Falco ed altri 14 cittadini

Il Pubblico Ministero Stefania Di Dona ha notificato diciassette comunicazioni giudiziarie in forza del procedimento 9633/2018 a carico dell’ex responsabile dell’ufficio di edilizia privata ed urbanistica architetto Massimo Stroscio, del tecnico privato Sergio Federico, già conosciuto alle cronache giudiziarie per altri procedimenti e quindici cittadini tra cui il consigliere comunale Paolo Falco, però in qualità di cittadino. I reati che vengono contestati e per i quali le parti interessate, che sono indagate, hanno 20 giorni per poter essere interrogati dal Magistrato inquirente alla presenza del legale di fiducia per chiarire la propria posizione, oppure presentare memorie o quant’altro a difesa, vanno dal concorso (art. 110 c.p.), all’abuso d’ufficio (323 c.p.) perchè in qualità di pubblico ufficiale (Stroscio Massimo) e quale responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Capri settore edilizia privata, in violazione del R.D.L. 3267/1923 e dell’art. 32 della legge 47/1985, rilasciando il permesso di costruire in sanatoria al cittadino anch’egli indagato, il condono edilizio ex legge 47/85, ad immobili sottoposti in zone a vincolo idrogeologico come da delibera della giunta regionale Campania n. 183 del 18 ottobre 1984 e quindi non sanabili intenzionalmente dichiarando che le opere non rientravo tra gli interventi per i quali è necessaria la procedura di svincolo idrogeologico, intenzionalmente procuravano al cittadino un ingiusto vantaggio patrimoniale rappresentato dalla sanatoria dell’opera abusiva realizzata in assenza della prescritta per legge valutazione di geologo abilitato. Quindi l’architetto Massimo Stroscio è indagato per diversi casi riguardanti pratiche edilizie. Il geometra Sergio Federico, secondo le indagini della Magistratura, che lo ha indagato, per diverse delle pratiche attenzionate ed oggetto di questo procedimento penale avrebbe commesso, in qualità di autore materiale, dichiarando nella perizia tecnica asseverata, a firma del geometra, in mancanza di titolo abilitante in materia, ovvero geologo, che l’attività edilizia non rientrava tra gli interventi per i quali è necessaria la procedura di svincolo idrogeologico, attestando il falso. L’architetto Massimo Stroscio ed il geometra Sergio Federico, dovranno anche chiarire, essendo indagati, la loro posizione essendogli contestati gli art. 480 c.p. (il pubblico ufficiale, che, nell’esercizio delle sue funzioni(1), attesta falsamente, in certificati(2) o autorizzazioni amministrative, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione da tre mesi a due anni) e art. 61 n. 2 c.p. aggravante (l’aver commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro [12c c.p.p.], ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità di un altro reato) poichè in concorso tra loro, ed al fine di commettere il reato, l’architetto in qualità di autore morale ed il geometra in qualità di autore materiale. Per quanto concerne la posizione del cittadino e dal 2014 consigliere comunale Paolo Falco, (prima di maggioranza dal 2014 al 2019 e poi oggi di opposizione) la contestazione che lo ha reso indagato riguarda il rilascio del permesso di costruire in sanatoria nel 2017 (quando questi era consigliere comunale di maggioranza) per un condono edilizio riguardante un cambio di destinazione d’uso ed ampliamento fabbricato ad uso abitativo per una superficie di 349,90 metri quadrati, immobile sito in zona sottoposta a vincolo idrogeologico e quindi come tale non sanabile intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nella sanatoria delle opere edili abusivamente realizzate in assenza della prescritta per legge valutazione di geologo abilitato. La notizia della notifica di tanti provvedimenti dell’autorità giudiziaria a Capri si è diffusa subito e non poco lo sconcerto per il coinvolgimento di persone che sono state sempre estranee a contestazioni di reati. Per sanare una pratica di abusivismo nei comuni di Capri ed Anacapri sottoposti a vincolo idrogeologico, è necessaria una perizia ad opera di un geologo abilitato in materia, e solo dopo il cittadino può vedersi sanato il suo abuso con il rilascio da parte del Comune di Capri dell’atto finale. Lo svincolo va richiesto alla Regione Campania al Settore Direzione Generale delle Politiche Agricole e Forestali e mediamente un geologo per la prestazione della perizia dello svincolo prende da 1500euro in su.