Tra il Caesar Augustus e dell’Hotel San Michele di Anacapri alle 21 di venerdì sera, una bicicletta elettrica con un andatura celere in salita ha investito un cittadino brasiliano sessantenne che era in compagnia della moglie e della figlia.
Il guidatore un giovane anacaprese che stava percorrendo la strada che collega Capri con Anacapri, forse a causa della scarsa luminosità dell’impianto di illuminazione, non avrebbe visto il brasiliano.
Immediato l’intervento del 118, che venerdì sera era formato dal medico Carmen Aprea, dall’infermiera Nadia Scognamiglio e dall’autista soccorritore Antonio Converso, ed essendo due i feriti da trasportare al Capilupi ha richiesto l’assistenza della mini ambulanza, un porter, della San Vincenzo de’ Paoli di Anacapri con a bordo l’autista Mario Caso dell’associazione benefica anacaprese.
Al Capilupi i medici hanno disposto l’immediato trasferimento del turista brasiliano in gravi condizioni, a Napoli in elisoccorso. L’elicottero prontamente è giunto da Napoli all’eliporto di Damecuta dove ha dovuto attendere per un’ora circa l’arrivo dell’ambulanza del 118 perché contemporaneamente al trasferimento era stata impegnata in un altro soccorso urgente. Ciliegina sulla torta come si suol dire il trasferimento del brasiliano a terraferma con l’elicottero non è stato poi effettuato a causa di un guasto dell’elicottero. Alla fine alle 2 il brasiliano è stato trasferito a Napoli con l’idroambulanza con a bordo l’anestesista, lasciando necessariamente il Capilupi scoperto.
Nessun altro mezzo al di fuori dell’unità di soccorso del 118 era disponibile per effettuare il trasferimento in quanto dal 1° agosto l’Asl su disposizione del direttore generale della Napoli 1, Ciro Verdoliva, cosa sposata dal responsabile napoletano del 118 Galano, quella di Italy Emergenza, ha cessato il servizio che vedeva una copertura h24 per essere sostituita da un’altra ambulanza dell’Asl che al mattino arriva a Capri appositamente per i trasferimenti con la prima nave, quindi dalle 7,15 di mattina per poi sospendere il servizio alle 20, ripartendo per Napoli.
Una situazione assurda questa che come si è verificato questa sera rischia di mettere in gioco la vita dei pazienti. Una sola unità di 118 per un’isola come Capri è già di per sè insufficiente e pretendere che quest’unica unità oltre a soccorrere debba sopperire anche ai trasferimenti è letteralmente assurdo.
Tutto quello che si è verificato venerdì sera ha come responsabili il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva e il responsabile del 118 napoletano Galano, e le scellerate scelte di questi ultimi le pagano turisti ed isolani ormai stanchi che a Capri la sanità non è garantita.