Il buongiorno si vede dal mattino
Isola di Capri Conservancy un flop
che non promette nulla di buono

A Capri è stato costituito il consorzio “Isola di Capri Conservancy” tra alcune attività locali, un albergo a 4 stelle, 4 gioiellerie, un ristorante (il Villa Verde), un centro di analisi, una sartoria, il gruppo motoscafisti e la cooperativa tassisti. A queste attività imprenditoriali si sono uniti ben due avvocati e addirittura lo studio di architettura che ha progettato la realizzazione, poi interrotta, del ghetto destinato a parco giochi per i bambini di Capri nei giardini dell’ex Internazionale. E’opportuno ricordare che questo progetto venne modificato, riducendo e ghettizzando l’area giochi, per venire incontro alle esigenze di tranquillità dello stesso ristorante che oggi fa parte del consorzio, e quindi la nuova amministrazione guidata dal sindaco Marino Lembo dovette interromperne l’esecuzione. Prima dell’esordio dell’“Isola di Capri Conservancy”, Maurizio Maresca, attuale responsabile marketing di Costa Smeralda e conproprietario di un albergo a Capri ed il direttore editoriale Roberto Rossi Gandolfi sempre di Costa Smeralda, presentarono ad inizio della scorsa estate alle due amministrazioni comunali un progetto per realizzare un portale del valore di “appena” 200mila euro che doveva essere finanziato in larga parte dai due Comuni, che naturalmente non aderirono alla proposta in quanto espressione unicamente di un’iniziativa privata. A quella riunione parteciparono anche albergatori e commercianti, che ascoltarono il relatore dell’iniziativa affermare candidamente che era la prima volta in vita sua che metteva piede a Capri. Nonostante quest’insuccesso, i promotori sono recentemente tornati alla carica per presentare l’iniziativa con un’impostazione diversa ma il succo è quello, prima di tutto ad un gruppo di tecnici isolani, che sono stati convocati presso il ristorante Villa Verde invitati dall’ingegnere Fabrizio Aprea dell’Agi, nel pomeriggio di giovedì 7 gennaio. Alla riunione, oltre a pochi dei tecnici invitati, prima di tutto sono intervenuti, non invitati ma nell’esercizio delle proprie funzioni, i Carabinieri della Stazione di Capri, che hanno identificato i presenti contestandogli la violazione delle vigenti norme anti covid atte a scongiurare la pandemia. Di conseguenza, tutti i partecipanti all’evento sono stati multati per 400euro ciascuno, mentre all’organizzatore dell’evento stesso è stata comminata una multa di 4000euro, ed il ristorante Villa Verde è a rischio di chiusura per alcuni giorni, ovviamente quando potrà riaprire. Tra l’altro il “Isola di Capri Conservancy” aveva in programma in altri giorni, sempre al ristorante Villa Verde, altre riunioni violando la normativa anti covid. L’esordio del consorzio non è apparso quindi molto brillante, e sorge spontaneo il dubbio sulla capacità di mantenere le promesse da parte di chi ha difficoltà a rispettare le leggi. Alcuni dei tecnici contravvenzionati, perplessi di non essere stati avvisati dagli organizzatori che quella riunione non poteva farsi, sono corsi a pagare, a differenza di altri partecipanti che non conoscono i Dcpm e che dovrebbero fare ricorso. “Isola di Capri Conservancy” con Maurizio Maresca e Roberto Rossi Gandolfi (accompagnati dalla giornalista Claudia Catuogno) ha anche incontrato le amministrazioni comunali: con quella di Capri, non hanno trovato sponda facile, perchè trattandosi di un’iniziativa privata non gli ha aperto alcuna porta. Per di più, la Federalberghi Isola di Capri e l’Ascom di Capri attraverso i rispettivi presidenti non ritengono l’iniziativa meritevole di attenzione. In effetti la compagine delle “retrovie” dell’“Isola di Capri Conservancy” sembra quasi una coalizione di spenti primaverini: cosa questa, che forse, non erano a conoscenza gli aderenti al Consorzio, e certamente non tutti.