Pillole di cultura popolare

MANNAGGIA ‘A MARINA…. E U PATATURCO !
di Luigi Lembo

Qualche settimana fa abbiamo avuto occasione di raccontare l’origine dell’espressione Mannagg a Bubbà; un appassionato lettore mi faceva notare come è oltremodo usata come prova disappunto per qualche avvenimento oppure dispiacere circa qualcosa che è accaduto nella nostra vita o che comunque richiama il nostro interesse, dire: “Mannaggia ‘a marina!”. Da cosa deriva questo modo di dire? Và in primo luogo detto che la parola mannaggia è una contrazione del napoletano popolare della frase “male nn’aggia”, come dire: ne ricavi male, ne abbia sventura ed è usualmente adoperata per introdurre un’imprecazione generica, che in questo caso ha a che fare con la marina. La locuzione Mannaggia ‘a marina nacque ufficialmente nel 1860, per bocca di Francesco II di Borbone, re delle Due Sicilie, allorquando imprecò contro la marina del Regno, quando seppe dello sbarco di Garibaldi e dei Mille sulle coste siciliane.
Infatti, se era vero da un lato, che la flotta del Regno delle Due Sicilie era il fiore all’occhiello dei Borboni e terza in Europa dopo la marina inglese e quella spagnola, era anche vero che Francesco era pubblicamente adirato contro gli uomini di mare del Regno, accusati di pesante inerzia e inaccettabile slealtà. Si racconta che a corte, il re urlò tale imprecazione appena udita la notizia dello sbarco, imprecando contro la propria marina, allestita tra l’altro da suo padre Ferdinando II con gran cura. Per capire l’importanza della marina napoletana basta immaginare che proprio il codice marittimo napoletano era all’epoca uno dei più avanzati d’Europa e fu adottato anche dall’Italia, una volta unita. Proprio per questo motivo, infatti, era ancor più difficile riuscire ad accettare l’ignobile tradimento perpetrato ai suoi danni da parte degli ufficiali, in favore di Garibaldi che, nel 1860, stava sbarcando in Sicilia. Per correttezza storica và però detto che i fatti andarono diversamente: la Real Marina, in realtà, eseguì per filo e per segno tutte le disposizioni utili a prevenire lo sbarco dei Mille, che le erano state impartite dal Sovrano, convinto di aver realizzato una tattica di difesa ineccepibile. La Storia ci dirà poi che i calcoli non furono proprio corretti. A conferma di ciò ci fu anche un processo intentato a carico di 2 comandanti delle navi, i quali furono successivamente prosciolti, dato che avevano rispettato gli ordini impartiti. Inoltre, Luigi di Borbone, comandante della marina da guerra borbonica, non era in contrasto con il Re, tanto da essere inviato nel 1860 a Londra nel tentativo di convincere gli inglesi ad inserirsi in una trattativa con Garibaldi al fine di limitare le conquiste alla sola Sicilia. Rimane il fatto che al di là dello smacco subito, questa imprecazione si diffuse a corte e in città e quando qualcosa non andava, quando qualcuno sbagliava: ecco tutti a dire: “mannaggia ‘a marina!”. Qualche decennio dopo, l’imprecazione ebbe invece una nuova versione: mannagg u pataturc ! Sia chiaro che non era un’espressione blasfema ne tanto meno una bestemmia. Però un chiarimento sul termine “pataturco” è d’obbligo. Molti penseranno che ci si voglia riferire ad un generico “pate de’ turche” (padre dei turchi), anche se questo è l’appellativo che gli ex ottomani hanno dato ad un padre fondatore della patria, quel Mustafa Kemal Atatürk fondatore e primo presidente della Repubblica Turca; ma siete completamente fuori strada… L’origine è ben altra: si deve partire dal termine patatucco, fusione di due parole ossia “patata” e “crucco”, un modo di prendere in giro durante il primo conflitto mondiale il nemico austro-ungarico, ossia mangiatore di patate e crucco. Ma cosa era “crucco”? Semplicemente il nome di origine slava con il quale i soldati italiani apostrofavano i tedeschi durante la prima e poi la seconda guerra mondiale. Quindi la parola originale era patatucco, portata poi a Napoli dai reduci della grande guerra (e mutata in pataturco), i quali nei loro improperi non mancavano di ricordare i vecchi nemici di trincea che avevano affrontato (e vinto). Incredibile no?