Il direttore dello stabilimento del Capilupi, Natale De Falco, dopo la riunione a Napoli all’Asl, indetta dal direttore generale dell’Asl, Mario Forlenza (a cui hanno partecipato i sindaci dei due comuni, Gianni De Martino che si è presentato con il delegato alla sanità Paolo Falco e gli assessori Roberto Bozzaotre, Antonino Esposito e Caterina Manzi, e Franco Cerrotta, il direttore sanitario aziendale, Pasquale Di Girolamo Faraone, il direttore Cot 118, Giuseppe Galano, il direttore Dao, Giuseppe Russo, il Direttore Sanitario P.O. Loreto Mare, Nunzio Quinto, e non ultimo il Comitato Civico art. 32 Capri Salviamo il Capilupi, con il presidente Concetta Spatola, Gelsomina Maresca, Costanza Bozzaotre, Annamaria Esposito e Patrizio Messercola) ha presentato la relazione richiesta che rappresenta la fotografia esatta delle attrezzature che sono presenti in ospedale e sul loro stato, oltre ovviamente a cosa è necessario acquistare per offrire un servizio ospedaliero adeguato alla cittadinanza. Il direttore Natale De Falco, che ha voglia di fare e che vorrebbe essere responsabile di un ospedale che funziona, ha tenuto anche riunioni tecniche e sta sollecitando affinchè venga messa in essere la gara di appalto per il recupero dei lavori dell’ala vecchia, dove però, sembrerebbe, sarebbe sparita la stanza per i pazienti affetti da tumore che era stata fortemente voluta dal parroco Don Carmine del Gaudio per dare sollievo a questi cittadini. In effetti dopo la riunione a Napoli e dopo che il delegato alla sanità Paolo Falco e il presidente del Comitato Civico art. 32 Capri Salviamo il Capilupi, Concetta Spatola, hanno spiegato ai presenti la reale situazione del Capilupi, sembra che qualcosa si stia muovendo. Tra l’altro quello del riconoscimento del Capilupi in zona disagiata darebbe una serie di vantaggi ai medici e tra l’altro unirebbe l’ospedale con il distretto, in effetti il Capilupi dovrebbe diventare quello che già trent’anni fa il presidente dell’Usl 37, Vincenzo Cascini, prevedeva per l’ospedale, essere il palazzo della sanità, tutti i servizi per i cittadini inglobati in un solo edificio, facendo si che i medici ambulatoriali e quelli ospedalieri, che sono due settori completamente diversi, possano lavorare in sinergia all’occorrenza, ad esempio, per dirla chiaro chiaro, capita un caso ospedaliero dove c’è necessità di una consulenza cardiologica ed al Capilupi non è presente il cardiologo ospedaliero in un determinato giorno si risolve il problema approfittando di quello ambulatoriale. Tra l’altro spostando anche il personale degli uffici del distretto al Capilupi significherebbe anche sopperire alla mancanza di questo tipo di specialisti dell’ospedale. E’ chiaro che i medici ospedalieri non sarebbero contenti di un interscambio con quelli ambulatoriali, ma anche loro devono capire che l’interesse sono i cittadini ed i turisti perchè tutti insieme rappresentano i pazienti. Un altro problema da affrontare è che almeno in estate una sola unità di 118 non è sufficiente per coprire un territorio seppur piccolo come l’isola di Capri che vede la presenza giornaliera oltre ai residenti di migliaia di turisti. Da tener presente che la riunione all’Asl nacque dal mancato funzionamento dell’elicottero che per ben due volte non riuscì ad alzarsi in volo per raggiunegre Capri, cosa questa che non dovrebbe verificarsi più in quanto sono state verificate anche le procedure per sopperire a questa problematica utilizzando gli elicotteri militari in caso di emergenza che per la cosiddetta sicurezza nazionale sono operativi h24 e che per caratteristiche posso volare con qualsiasi condizioni climatiche, diversamente da quelli del 118.