I Finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Capri, diretti dal Luogotenente Pietro Varlese, nei giorni scorsi, hanno effettuato controlli presso le strutture alberghiere che avevano in corso lavori di sistemazione, ristrutturazione e manutenzione degli impianti, da parte di imprese del comparto, specialmente della penisola sorrentina che, per contenere i costi, facevano ricorso a manodopera irregolare o in nero. Al termine una mirata operazione di polizia economico-finanziaria, volta ad arginare il dilagante fenomeno del sommerso da lavoro e dello sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero”, hanno controllato 16 imprese che impiegavano 110 addetti con mansioni di muratore, imbianchino, piastrellista ed elettricista. Nell’immediatezza sono emerse 40 posizioni completamente in nero, tra le quali, a Capri, anche un caso di sfruttamento di lavoro minorile. In questo caso, come negli altri similari, scatterà la sospensione dell’attività in quanto la manodopera irregolare è superiore in percentuale alla soglia prevista dalla normativa per applicare il provvedimento cautelativo. A completamento dell’attività seguiranno controlli fiscali sulle scritture contabili dei datori di lavoro al fine di recuperare a tassazione le somme evase e scatterà la maxi sanzione da 25200 a 50400euro e per due aziende è stata avanzata la proposta di chiusura.