Provvedimento dell’autorità giudiziaria notificato al primo cittadino, quale parte offesa e che riguarda l’operato del tecnico architetto Massimo Stroscio, arrestato lo scorso agosto in quanto accusato di aver commesso reati nell’esercizio delle sue funzioni. Il Tribunale di Napoli ha comunicato al Comune di Capri, che potrebbe essere parte lesa, che il 29° ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari per il procedimento 12639/19, il 27 giugno con un’apposita udienza, giudice Francesco De Falco, stabilirà se rinviare, o meno, l’architetto Massimo Stroscio a giudizio. Il Pubblico Ministero, Francesco Raffaele, aveva delegato la Tenenza della Guardia di Finanza di Capri, diretta dal Luogotenente Pietro Varlese, ad espletare le indagini che avrebbero messo in luce un comportamento non a favore dell’ente, per il quale l’architetto Massimo Stroscio lavorava. L’architetto Massimo Stroscio è accusato di falso ideologico e abuso d’ufficio e se dovesse essere rinviato a giudizio il Comune di Capri si dovrà costituire parte civile, premesso che potrà già nominare l’avvocato dell’ente. Gli stessi reati non sono stati contestati alla precedente amministrazione della Primavera, alla quale però insieme all’architetto Massimo Stroscio, un invito a dedurre della Procura Regionale della Corte dei Conti in merito alla presunta mancata riscossione di canoni di occupazione. Invito a dedurre significa presentare le proprie controdeduzioni e giustificazioni, in quanto, in caso contrario, la Corte dei Conti colpirà il patrimonio personale di tecnici e politici che saranno obbligati a risarcire il danno causato alle casse comunali.