Avviati i lavori per un primo censimento degli edifici e del patrimonio edilizio della Citta di Capri per il nuovo Piano Urbanistico di Capri e l’ammodernamento degli standard degli uffici.

Si è tenuta oggi martedì mattina a Capri nella sala consiliare l’incontro per definire le modalità e gli indirizzi operativi per il censimento del patrimonio edilizio della città di Capri.

All’incontro hanno partecipato l’avvocato Enrico Romano, consigliere delegato all’Urbanistica dal sindaco Marino Lembo nonché Presidente della commissione consiliare di Programmazione Urbanistica e Territoriale della Città di Capri, il Professor Architetto Antonio Acierno dell’Università Federico II di Napoli, Giampaolo Di Tucci, dirigente della società comunale Capri Servizi, Vincenzo Ruggiero, l’architetto Simona Galano, l’ingegnere Giovanni Scala, la dottoressa Simona Liquori. All’incontro hanno partecipato, altersì, il vicesindaco Ciro Lembo ed il Comandante della Polizia Municipale, il Maggiore Daniele De Marini.

Come precisato dal Professor Acierno le modalità di censimento avverranno mediante elaborazione di schede relative ad ogni singolo fabbricato che verranno redatte dai tecnici scelti dall’Università di Napoli al fine di contribuire a comporre una banca dati aggiornata che rispecchi l’attuale tessuto urbanistico del territorio unitamente agli altri strumenti in elaborazione tra i quali il Gis per l’Ufficio tecnico.

Come evidenziato dall’avvocato Enrico Romano, il quale ha portato il saluto del sindaco Marino Lembo, fuori Capri per impegni istituzionali, e che ha ringraziato il Centro Lupt dell’Università Federico II di Napoli, il censimento servirà ad avere un quadro aggiornato sia del territorio sia delle mutate esigenze abitative dei cittadini capresi consentendo, tra l’altro, l’abbassamento dell’attuale limite dei 75 metri quadrati dei frazionamenti delle abitazioni.

Inoltre, questo lavoro di incameramento dati sarà utilizzato sia nella formazione dei nuovi strumenti quali il GIS dell’Ufficio tecnico sia a poter sfruttare al massimo ogni possibilità di sviluppo sostenibile dell’edificazione sul territorio sia a sviluppare ogni strategia di recupero e riqualificazione delle aree più critiche del territorio comunale e già individuate negli atti e nelle delibere dell’attuale amministrazione comunale quali ad esempio, la riqualificazione del borgo di Marina Grande, dell’area ex centrale Sippic, della zona Due Golfi e limitrofa, della area di Gasto e della zona di Palazzo a Mare.