CORTE DEI CONTI: SENTENZA PER DANNO ERARIALE PER
GIANNI DE MARTINO
E MASSIMO STROSCIO
prosegue il giudizio penale contro
Massimo Stroscio per abuso d’ufficio e falso

Cos’è la Corte dei Conti? (dal sito https://www.corteconti.it/Home/ChiSiamo/Storia): La Corte dei conti fu istituita agli albori dello Stato unitario (legge 14 agosto 1862, n. 800), perché vigilasse sulle amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni. In questa funzione, la Corte dei conti assunse la veste di una “magistratura”, essendo emersa – secondo la storica affermazione di Camillo Benso conte di Cavour – la “assoluta necessità di concentrare il controllo preventivo e consuntivo in un magistrato inamovibile”. Le linee fondamentali del suo ordinamento sono state fissate nel testo unico approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214. Nel corso degli anni successivi all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana sono intervenute profonde trasformazioni nell’organizzazione e nelle funzioni amministrative (moltiplicazione degli enti, creazione di autorità amministrative indipendenti, privatizzazione di funzioni e di imprese pubbliche), le quali hanno interessato anche gli assetti finanziari e di spesa (basti pensare all’introduzione della legge finanziaria e alle riforme del bilancio intervenute nel 1978, nel 1988 e, recentemente, con la legge n. 94 del 3 aprile 1997), incidendo fortemente sui compiti dell’Istituto. Ad esso è stato, ed è richiesto, quindi un grande sforzo di adeguamento ed ammodernamento – tutt’altro che concluso – per soddisfare la crescente “domanda” sia di controlli efficienti, sia di un puntuale esercizio della giurisdizione di responsabilità; ciò al fine di accrescere la trasparenza dell’amministrazione, di assicurare la corretta gestione delle pubbliche risorse, di elevare la qualità dei servizi che l’amministrazione rende ai cittadini.
Art. 100 Costituzione. A norma dell’art. 100, secondo comma, la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e quello successivo sulla gestione del Bilancio dello Stato, inoltre essa partecipa al controllo sulla gestione finanziaria degli enti. La Costituzione, che assicura l’indipendenza della Corte e dei suoi componenti di fronte al Governo, prevede un diretto collegamento fra la Corte ed il Parlamento, al quale essa è tenuta a riferire sul risultato del riscontro eseguito.
A ciò si deve aggiungere l’art. 1 co. 5-ter legge 19/1994 (ribadito anche nell’art. 190, co. 4 del codice) che enuncia il principio di esecutività delle sentenze di primo grado comune a tutto l’ordinamento.
La Corte dei Conti è, quindi, quanto di più preoccupante per i politici quali amministratori e per tutti i dipendenti pubblici. A Capri ed Anacapri di sentenze della Corte dei Conti ve ne sono state diverse, e più volte amministratori pubblici e dipendenti comunali hanno sopperito alle proprie negligenze rimettendoci di tasca propria.
Il Pubblico Ministero, Francesco Raffaele, conferì delega di indagini alla Tenenza della Guardia di Finanza di Capri, all’epoca diretta dal Luogotenente Pietro Varlese, per un’indagine che riguardava un’ordinanza di revoca di un precedente provvedimento di acquisizione al patrimonio immobiliare, conseguente ad abusi edilizi. All’esito delle indagini il Pubblico Ministero propose il rinvio a giudizio dell’allora capo dell’ufficio tecnico comunale, architetto Massimo Stroscio e dell’intera giunta comunale dell’epoca presieduta dall’ex sindaco, ingegnere Gianni De Martino. Nell’udienza preliminare del 23 maggio 2019, per tutti gli esponenti politici il Pubblico Ministero, Francesco Raffaele, richiese l’archiviazione in quanto il fatto non costituiva reato, mentre per il solo architetto Massimo Stroscio venne disposto dal Gip (Giudice per le Indagini Preliminari) Francesco De Falco Giannone il rinvio a giudizio per i reati di abuso di ufficio e falso. In tale giudizio l’attuale amministrazione comunale, come da prassi, in data 4 luglio 2019 si costituì parte civile, incaricando l’avvocato Luciano Fotios Meletopoulos. Il processo è in corso, e la prossima udienza si terrà il 22 gennaio 2021, davanti alla IV Sezione Penale Collegio C del Tribunale di Napoli. Le stesse indagini della Tenenza della Guardia di Finanza di Capri diedero luogo all’apertura di un procedimento contabile per danno erariale presso la Sezione Campania della Corte dei Conti, che vide imputati l’ex sindaco Gianni De Martino e l’ex capo dell’ufficio tecnico del Comune di Capri, l’architetto Massimo Stroscio, ritratti nelle foto. Il giudizio verteva sulla mancata riscossione dei canoni di occupazione relativi allo stesso immobile acquisito al patrimonio comunale. Tale procedimento si è concluso il 14 dicembre 2020 con la sentenza 603, con la quale il Presidente Salvatore Nicolella ed i consiglieri Rossella Cassaneti e Francesco Maffei, hanno sancito la responsabilità erariale dei due imputati, l’ex sindaco Gianni De Martino e l’ex capo dell’ufficio tecnico del Comune di Capri, l’architetto Massimo Stroscio, condannandoli a rifondere in favore del Comune di Capri la somma complessiva di euro 160.845,80 (con addebito dell’80% all’architetto Massimo Stroscio e del 20% all’ex sindaco Gianni De Martino), oltre rivalutazione monetaria, interessi e spese. La sentenza emessa dalla Corte dei Conti costituisce un titolo esecutivo, e lo sarebbe immediatamente qualora i condannati non presentassero appello presso la sede centrale di Roma della Corte dei Conti. In caso di presentazione di appello, i condannati possono richiedere la sospensione dell’esecutività della sentenza, che può essere disposta dal Collegio di Appello in attesa della definitiva conclusione del giudizio di secondo grado. La sentenza di condanna della Corte dei Conti non è stata ancora notificata al Comune di Capri, e pertanto non è ancora esecutiva. Quando lo sarà, spetterà alla segretaria comunale Viviana di Gennaro ed alla responsabile dell’ufficio affari legali Marica Avellino adottare i conseguenti provvedimenti, tenendo conto della probabile richiesta di sospensione dell’esecutività da parte dell’architetto Massimo Stroscio e dell’ex sindaco Gianni De Martino. Il sindaco di Capri Marino Lembo non è investito dalla legge di alcun potere decisionale sulla pratica, il cui esame è totalmente rimesso agli uffici comunali.