L’articolo dello scorso numero che ha messo a nudo Gianni De Martino, i disegni,  programmi e piani della Primavera, da quando nel maggio 2014 si definivano come i salvatori della patria, alla fine si sono dimostrati i salvatori degli interessi che ruotavano dentro ed intorno a loro, ha creato un brutto clima: amicizie storiche sono andate in frantumi, in molti hanno perso il sorriso ed i cittadini hanno dovuto rendersi conto che “si ci stiamo provando” se continuavano a provarci piano piano si portavano a casa anche le sedie. Gianni De Martino, una persona che godeva della stima incontestata di tutti è oggi sempre più solo. Se non ci fossero i supporters della Primavera a fargli credere che la sua immagine non è scalfita per sempre, come invece appare. Da un lato è sotto processo per l’imputazione di falso ideologico operato per Villa Naldi a Palazzo a Mare, processo penale tutt’ora in corso per il quale è seduto, difeso dall’avvocato Emilio Ruotolo,  sul banco degli imputati in un processo, anche se non unico, ve ne sono altri, penale delicatissimo per il quale il Comune di Capri non si è costituito parte civile stranamente.

Dall’altro lato risulta coinvolto per aver apposto la sua firma sulla pratica edilizia del genio civile di Villa Faraglioni, per un incarico ricevuto a febbraio 2016 quando era già sindaco da quasi due anni, approfittando dei rapporti trasversali con i tecnici privati e con cui condivideva l’ufficio privato, quindi, l’ingegnere Giuseppe Aprea, con altri tecnici che hanno firmato falsi condoni grazie a coinvolgimenti con almeno uno, l’architetto Massimo Stroscio, degli uffici comunali tecnici, autorizzativi. Il degrado morale e non solo di Capri che non ha precedenti, ed il disastro di un quello che era un fiore all’occhiello del turismo mondiale quale Capri. L’articolo dello scorso numero ha messo anche in luce i privilegi dei consiglieri ed assessori comunali della Primavera e che, oltre a ricevere un lauto stipendio dalle casse comunali e quindi i soldi dei cittadini, si sono macchiati di intrallazzi edilizi su cui sembra però che la magistratura e le forze dell’ordine pare non si stiano ancora occupando e che vedrebbero coinvolte le posizioni loro e dei loro diretti familiari, tra cui spiccano i nomi di Fabio De Gregorio, Manuela Massa, Roberto Bozzaotre, e non ultimo l’assessore al turismo Antonino Esposito. Proprio su quest’ultimo pare che il condono dell’albergo di famiglia sarebbe stato accertato essere tra quelli dichiaratamente “falsi” ed a cui si aggiungerebbe di aver beneficiato di una drastica riduzione delle tasse, imposte comunali, manipolando illecitamente la vera rendita catastale, riducendola e risparmiando così un bel mucchio di quattrini. Tutte queste persone se non sedessero al Comune di Capri, dove viene decisa la politica caprese, certamente non avrebbero potuto avere questi vantaggi, invece il cittadino comune è costretto a pagare fino all’ultimo centesimo pur non dispondendo degli ingenti capitali come quelle che può annoverare l’amministrazione comunale della Primavera. Sono state espresse anche preoccupazione per le sorti del giornale e di chi firma questi articoli che potrebbe essere raggiunto anche da una denuncia dei sunnominati politici nostrani, anche con richiesta di custodia cautelare, ma il direttore continuerà fino all’ultima goccia d’inchiostro, perchè va ristabilita la legalità ed anche perchè ormai la primavera è crollata ed a Capri, una volta messi a nudo uno per uno, non ritornerà più.