Stanno ormai affogando… questo è quanto si dice della Primavera dopo l’arresto dell’architetto deus ex machina Massimo Stroscio messo a capo dell’ufficio tecnico dal primo cittadino Gianni De Martino ed in cui è stata riposta la massima fiducia a tal punto da sottolinearne la correttezza anche davanti ad azioni chiare e precise della magistratura. Ieri il primo cittadino di Capri ha riunito i funzionari di tutti i settori unitamente alla segretaria comunale perché ormai al Comune si è allo sbando completo, Gianni De Martino ha valutato con i funzionari se poteva o meno “prendere” un tecnico esterno per sostituire Massimo Stroscio ma quest’idea è tramontata davanti al fatto che il primo cittadino ha già nominato Marica Avellino che è un’esterna al Comune, ovvero non vincitrice di concorso bensì una nomina ad personam, e, quindi, non può prendere altre figure esterne. Il primo cittadino apparso particolarmente stressato ha anche chiesto al funzionario responsabile dei lavori pubblici di rinunciare alle ferie per poi dover optare di far rientrare in servizio, al momento in ferie, l’architetto Mario Cacciapuoti, inviso al primo cittadino anche perché testimone nel processo che lo vede imputato per falso ideologico per l’affaire Naldi e non solo. Ridicolo che il funzionario dei lavori pubblici ha telefonato a Mario Cacciapuoti per farlo rientrare anticipatamente lunedì e non il primo cittadino. Per quanto riguarda il posto di Massimo Stroscio nelle prossime ore dovrebbe essere assegnato alla naturale figura, ovvero l’ingegnere Salvatore Rossi, che, però è anche lui testimone nel processo che vede imputato il primo cittadino per falso ideologico per l’affaire Naldi. In effetti una voce trapelata vedrebbe anche la possibilità che il primo cittadino a malincuore decida di riunire in un unico ufficio i lavori pubblici e quelli privati, così com’era quando era lui capo dell’ufficio tecnico dando la dirigenza all’ingegnere Salvatore Rossi e un ruolo di spicco ai lavori pubblici all’architetto Mario Cacciapuoti. E’ chiaro che avendo utilizzato i Carabinieri sia Rossi che Cacciapuoti come ausiliari di polizia giudiziaria per le indagini tecniche a carico di Massimo Stroscio che è tutt’uno con il primo cittadino, queste nomine vengono fatte a malincuore. Stamane per Massimo Stroscio interrogatorio di garanzia come da prassi,ed il pubblico ministero non ha ritenuto accordare una norma meno severa degli arresti domiciliari, quindi è da presumere l’istanza al riesame dell’arrestato da parte del suo legale di fiducia Mario Del Savio, che, lo ha anche difeso davanti alla commissione di disciplina comunale dove è inquisito per aver violato i computer della polizia giudiziaria dei Vigili Urbani di Capri in cerca di qualcosa da utilizzare contro Silvio Staiano, l’imprenditore che non ha abbassato il capo davanti alla violenza ed all’arroganza dell’ex capo dell’ufficio tecnico che ha anche ricusato la segretaria comunale Giulia Di Matteo, a capo della commissione di disciplina, per la cui ricusazione il primo cittadino, Gianni De Martino, …non rispettandone i tempi previsti dai regolamenti, non si è ancora pronunciato intendendo che se resta la Di Matteo a capo di quell’ufficio di disciplina Massimo Stroscio verrà licenziato, così come si vocifera nei corridoi comunali. Intanto Giulia Di Matteo, come previsto dalla legge, quale segretaria comunale, stamane ha sospeso dal servizio al Comune di Capri l’architetto Massimo Stroscio che subirà anche una riduzione drastica dello stipendio, il 50% e la perdita dell’indennità di dirigenza che in termini economici è pari alla metà dello stipendio, in pratica resterà se non ha altre entrate, con il minimo. Cosa accadrà in Comune con la nomina di Rossi e Cacciapuoti si conoscerà solo nelle primissime ore e comunque al massimo entro venerdì e non oltre, questo è il limite di tempo utile. A differenza di un caso precedente il sindaco non ha nominato ancora un legale per la costituzione di parte civile contro Massimo Stroscio, si vocifera che farlo potrebbe aprire nuovi scenari. Il rapporto personale tra Gianni De Martino e Massimo Stroscio è palese, il primo ha sempre difeso il secondo e il secondo sapeva che il primo era immischiato nell’affaire Villa Faraglioni e non solo. Intanto, il clima che si respira in Comune non è dei migliori ed è in corso il toto arresto, ambienti autorevoli riferiscono che oltre a figure esterne all’amministrazione comunale ci sarebbe preoccupazione dei politici che avrebbero tirato troppo la corda così come i tecnici coinvolti in inchieste delicate e sovrapponibili al caso, o meglio, all’affaire Stroscio.