Il gruppo di opposizione per lo scorso Consiglio Comunale ne chiese la convocazione attraverso una mail di posta elettronica certificata, quindi con il massimo della legalità, inviando la richiesta come previsto al presidente del Consiglio Comunale Fabio De Gregorio. Appena presentata la richiesta, incombenza del consigliere di Avanti Capri Salvatore Ciuccio, la segretaria comunale Giulia Di Matteo, inviò subito una nota nella quale faceva presente di non essere convinta che le firme del capogruppo Marino Lembo, Paola Mazzina e Ludovica Di Meglio, chiedendo il riconoscimento delle firme, che secondo lei non sembravano apposte dai firmatari. Da qui la decisione di non degnarsi di rispondere la segretaria comunale che non è nè un investigatore nè un’autorità giudiziaria, affrontando la vicenda in Consiglio Comunale, dove il presidente del Consiglio è emerso non ne era a conoscenza. La segretaria comunale si è difesa dicendo che la sua nota in effetti era una tutela per i consiglieri di cui la firma non sembrava vera e chiaramente senza rendersi conto che ha offeso il consigliere Salvatore Ciuccio, che, è un professionista serio.