A seguito delle perquisizioni eseguite durante gli arresti e le escuzioni delle ordinanze cautelari e restrittive dei 3 indagati tra cui spicca il celeberrimo deus ex machina ed ex dirigente dell’ufficio tecnico Massimo Stroscio assurto ai disonori delle cronache per aver ordinato la distruzione della tenda Capri Watch, pare sia stata ritrovata una documentazione scottante, un vero e proprio libro giornale, mastrini con entrate ed uscite che minuziosamente riporta dazioni di danaro, trasferite da committente dei lavori ad uno degli indagati e da questi verso altri soggetti. Ma il ritrovamento clamoroso non è legato solo ai fatti ed ai reati relativi a questa indagine che ha portato agli arresti, ma ad un vera e propria rete di rapporti con altri soggetti, tutti annotati in un registro che riporta minuziosamente relazioni economiche con potenti soggetti e dove vengono puntualmente annotati i nomi, le date, gli importi delle entrate e delle uscite, quasi sempre in nero, quasi sempre in contanti. Sarà questo il libro che potra diventare il libro delle mazzette di Capri? Perché solo in contanti ed in nero avvenivano questi pagamenti? Ed ecco spiegate le facce non bianche ma bianchissime di alcuni esponenti di spicco della società caprese: i cosiddetti “signori del potere”. Insomma pure chi non sa chi si è macchiato dei reati riesce, guardandoli in faccia, a capire chi possono essere i colpevoli, vedendoli impauriti e senza più la sfrontatezza che avevano prima. Capri trema. I potenti tremano, sanno che da un momento all’altro la magistratura, a cui è ormai chiaro qual’è la tanto vociferata cabina di regia del malaffare, saprà come fare per sgominare il malaffare anzi i buoni affari legati all’edilizia pubblica e privata.
Ma il sindaco non si dimette sfidando la sorte.