Il Comune di Capri, attreverso il responsabile dei lavori pubblici, il geometra Vincenzo Matassa, in merito alla vicenda dell’apposizione dei cartelli PROPRIETA’ PRIVATA che impedirebbero a cittadini e turisti di poter ammirare l’Arco Naturale dal Belvedere, ha emesso un’apposita ordinanza che ne intima ai proprietqari dell’attiguo immobile di rimuoverli subito. I cartelli sono apparsi giorni fa e tenderebbero a scoraggiare cittadini e turisti a percorrere un tratto di strada che Giuseppina Robustelli Liguori dice di essere proprietaria, senza però fornire alcun titolo di proprietà. Sembra quasi, scherzosamente, la storia cinematografica di quando Totò voleva vendere la Fontana di Trevi dicendo di esserne il proprietario. Anche sulla legittimità di quest’ordinanza vi sono incertezze se poteva essere emessa o meno, certamente ciò sarà scaturito dal consiglio dei legali di fuducia del sindaco che a quanto letto in un post sarebbero stati già attivati. Le immagini allegate, prodotte dallo studio del geometra Luigi Farella, presidente dell’associazione Percorsi e Sentieri, dimostrano come dalle mappe catastali è scomparsa la doppia linea che indica il tracciato della strada comunale, ma “stranamente” detta scomparsa interessa solo il tratto di strada riportato sul foglio 6 delle mappe del Comune di Capri, mentre la prosecuzione della strada che interessa anche il foglio 3 è ancora correttamente riportata.

CITTA’ DI CAPRI
PROVINCIA DI NAPOLI
LAVORI PUBBLICI
ORDINANZA N. 109 DEL 22/08/2018
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
OGGETTO: Rimozione ad horas dei cartelli e delle iscrizioni “proprietà privata” dal Belvedere dell’Arco Naturale.
VISTA la relazione del Tecnico Comunale, arch. Mario Cacciapuoti, del 21.08.2018 prot. 20844 con la quale, tra l‟altro, è stata accertata la “realizzazione di una scritta di natura privatistica sulla pavimentazione del Belvedere recante la dicitura „proprietà privata‟ ..” apposta dai coniugi Liguori Robustelli/Cafaggi che rivendicavano la proprietà del sito;
CONSTATATO che l‟area in questione costituisce, notoriamente, il belvedere che prospetta sul famoso “Arco Naturale” meta di notevoli flussi turistici e che, da tempo immemorabile, risulta liberamente accessibile al pubblico;
EVIDENZIATO che il Belvedere in parola e quello ulteriore esistente a valle sono collegati alla viabilità Comunale di Via Arco Naturale come riportato nello stradario approvato con delibera di C.C. n. del 30 del 22.04.1958 e che entrambi sono stati oggetto di importanti e recentissimi lavori di manutenzione e riqualificazione da parte del Comune di Capri anche nell‟ambito dell‟intervento di consolidamento dell‟Arco Naturale;
RISCONTRATO che sia tutta la Via Arco Naturale sia i belvedere in questione sono affidati alla manutenzione ordinaria e pulizia (spazzzamento, prelievo RSU, etc.) da parte del Comune ad ulteriore testimonianza dell‟uso pubblico della zona;
CONSIDERATO che gli esecutori dell‟apposizione dei cartelli di “proprietà Privata” non hanno esibito alcun titolo di proprietà da cui risulti chiaramente il titolo al possesso del bene in questione riferendo semplicemente una presunta titolarità derivata da documenti catastali che, oggettivamente, non costituiscono titolo probatorio della reale proprietà e dai quali non si evince la sussistenza di ulteriori diritti pubblici;
RITENUTO che proprio l‟uso pubblico da epoca remota del belvedere costituisce titolo all‟utilizzo pubblico dello stesso che dovrà essere fruito senza alcuna limitazione o impedimento da parte di alcuno;
RITENUTO, altresì, indispensabile nelle more di tutti gli accertamenti sui diritti reali del bene di dover ordinare ai responsabili dell‟azione, come di seguito individuati, la rimozione ad horas dei cartelli e delle scritte inibitorie all‟uso pubblico del belvedere in questione che ne compromettano il libero uso prevedendo, in caso di inottemperanza, l‟intervento in danno;
VISTE le norme e disposizioni in materia;
ORDINA E DISPONE
Alla Sig.ra Robustelli Liguori Giuseppina la rimozione ad horas dei cartelli e delle iscrizioni “proprietà privata” apposti presso il belvedere dell‟Arco Naturale e comunque entro 24(ventiquattro) ore dalla notifica del presente provvedimento e, in caso di inottemperanza, l‟esecuzione dei necessari interventi in danno allo stesso;
DIFFIDA
Lo stesso soggetto ad astenersi da qualsiasi ulteriore azione reiterata e ogni qualsiasi attività ed azione che possa limitare o impedire la fruizione pubblica delle aree in questione;
SI DISPONE
 La pubblicazione della presente Ordinanza all‟Albo Pretorio e sul sito web ufficiale della Città di Capri.
 La notifica del presente provvedimento alla:
Sig.ra Robustelli Liguori Giuseppina, nata a Capri il 19.03.19961 ivi residente alla Via dell‟Arco Naturale,13.
 La comunicazione del presente provvedimento alla Prefettura di Napoli.
 La trasmissione del presente provvedimento al Comando di Polizia Municipale, al Commissariato di Polizia di Stato di Capri, alla Stazione dei Carabinieri di Capri, per tutte le relative attività di controllo e rispetto di quanto in esso contenuto;
Il presente provvedimento costituisce, altresì, avvio del procedimento amministrativo ai sensi della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni. Responsabile del procedimento è il Geom. Vincenzo Matassa in qualità di responsabile del Settore IV – Lavori pubblici
Avverso il presente provvedimento è ammesso, in via ordinaria, il ricorso al TAR competente e, in via straordinaria, al Presidente della Repubblica rispettivamente entro i termini di sessanta giorni e centoventi giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente provvedimento all‟Albo Pretorio della Città di Capri.
Capri , li 22/08/2018
Il Responsabile del Settore
MATASSA VINCENZO / INFOCERT SPA
Atto sottoscritto digitalmente

GIU’ LE MANI DALL’ARCO NATURALE ATTO SECONDO

Dopo l’incredibile storia della scomparsa dalle mappe catastali comunali della “ strada vicinale arco naturale”, sono stato contattato da moltissime persone che per un verso e per l’altro avevano qualcosa da raccontarmi proprio inerente alla zona dell’arco naturale. Moltissime persone volevano spronarmi a proseguire nell’azione di rivindica al patrimonio comunale della strada con la consequenziale rettifica della mappa, altre mi hanno raccontato ricordi della loro infanzia consegnandomi finanche documenti in loro possesso, si rende quindi necessario, per l’interesse che l’argomento ha suscitato, fare un aggiornamento della situazione, ecco i fatti.
Da una visura delle nuove mappe catastali redatte in forma digitale (quindi non di facile consultazione da parte del cittadino) si evidenziava che era assente un tratto della strada comunale arco naturale, in corrispondenza dell’ultima casa ossia non era più evidenziato l’esistenza della strada comunale di collegamento con la restante porzione di strada (riportata nel vicino foglio di mappa) che consentiva di raggiungere le “Grotte del fieno” e le ulteriori proprietà del demanio comunale esistenti in zona, proprietà del demanio comunale che raggiungono il mare in corrispondenza della “grotta Bianca”.
Chi, cosa e come abbia autorizzato tale modifica della mappa, sarà compito degli uffici accertarlo e rimediare, sarà competenza dell’amministrazione comunale e l’amministrazione del servizi tecnici erariali (leggi catasto) accertare ed eventualmente prendere gli opportuni provvedimenti che potrebbero avere risvolti interessanti.

Il sospetto che qualcosa di poco chiaro si volesse mettere in atto è grande in quanto da diversi e svariati anni (già col precedente proprietario e con una documentazione risalente fin dagli anni 50) si era cercato di bloccare il passaggio sulla strada, una strada che occorre ricordare, consente l’accesso al belvedere alto che affaccia sull’arco e sulla spiaggia della “sementella”, sulla grotta bianca, con la visione delle orecchie del ciuccio e della punta campanella, un belvedere riportato anche sulle piante dei sentieri capresi come punto di osservazione panoramico prima di salire sul pianoro della torre borselli e dei pizzi di vanassina. Un percorso naturalistico e paesaggistico di grande importanza che l’isola non può perdere proprio ora che l’amministrazione mostra sensibilità verso la natura, la storia e le tradizioni capresi. E’ interessante leggere ancora quanto scritto in un esposto datato 17 luglio 1977 da parte dell’associazione “Italia Nostra” di cui pubblichiamo uno stralcio “” …Di fronte a questo inaudito scempio ecologico contro il quale stà insorgendo tutta la popolazione della zona, riteniamo necessario adire immediatamente le vie legali, non solo per la demolizione delle opere abusive, ma per esemplari sanzioni contro simile proterva iniziativa. Non si dimentichi che l’Arco Naturale costituisce uno fra i più celebri richiami del paesaggio caprese, e come tale deve essere considerato patrimonio sacro ed inviolabile. E’ inconcepibile e mostruoso che un privato si permetta di manomettere selvaggiamente la natura a scopi personali senza venire severamente punito. La sig.ra in oggetto, favorita dalla natura del posto è riuscita a circondarsi di un vero fortilizio di cannucciate quasi invalicabile, e perpetra lo scempio a riparo di occhi indiscreti, precludendo così anche l’accesso al picco summenzionato, dove si trova un piccolo belvedere da dove si poteva ammirare dall’alto l’imponente spettacolo dell’arco naturale. Riteniamo che quanto esposto costituisca un precedente GRAVISSIMO, che richiede un immediato energico intervento “” è inutile fare un qualsiasi commento dopo aver letto quanto sopra.

Luigi Farella nel 2014 così scriveva: “Nello spirito di collaborazione per una risoluzione rapida e definitiva, sono state fornite all’ufficio tecnico del comune, copie di fotografie e copie di documenti risalenti fino a 200 anni fa che dimostrano la presenza della strada già con la dizione “strada vicinale arco naturale”, documenti che mostriamo anche in questo articolo. Trattasi di una mappa catastale risalente al 1809 (epoca Borbonica nel periodo dell’occupazione inglese prima della riconquista dell’isola da parte dei francesi di Murat esistente presso l’archivio nazionale), per maggiore chiarezza abbiamo allegato anche una rappresentazione parziale ingrandita. Inoltre abbiamo consegnato una fotografia dell’archivio White risalente a circa 100 anni orsono sulla quale chiaramente è fotografata la stradina (alle’epoca poco più di un sentiero, ma sempre comunale era.
Tra i molti documenti mostratemi v’è l’atto di divisione redatto in data 8 giugno 1933 con il quale i coniugi Vuotto R. e Salvia M. dividevano enormi estensioni di terreno tra i nove figli e da tale atto emerge che essi sono i proprietari delle grotte che peraltro confinano con particelle di terreno del demanio comunale che hanno accesso proprio da tale strada attualmente scomparsa dalle mappe ed interclusa al pubblico passaggio.
Un’altra persona mi ha parlate dei due alberi di quercia da sughero esistenti (pianta rarissima in quanto su Capri esistono solo tre esemplari), qualche altre persona mi raccontava che lui si anticipava quando andava a caccia e si fermava sul belvedere per poter vedere sorgere l’alba a sud della punta campanella oltre a chi mi ha raccontato che era solito sostare in quella casetta, che appena costruita, era destinata a dare ristoro con un panino ripieno di salumi e formaggio ed un bicchiere di vino che i proprietari servivano al tavolo sul terrazzino davanti all’unico ambiente, oppure si fermava a giocare a bocce nel campetto sotto la strada. Ma il ricordo più bello è stato quello della signora Lina C. la quale con grande commozione mi diceva che lei e la sua amica Desy andavano a giocare proprio sul belvedere che nella loro immaginazione diventava come la torre di un castello, Lei restava incantata nel vedere sotto di lei un limpido e trasparentissimo mare blu verde tanto da poter contare i ciottoli della spiaggia, lo raccontava con le lacrime agli occhi e poi alla fine del racconto mi dice “ due anni fa sono ritornata sul posto per inseguire i miei ricordi , come una ladra mi sono dovuta intrufolare sotto il palo che chiudeva il passaggio”. Credo che la Signora Lina e tutti gli altri meritino di riprendersi il loro diritto di poter camminare tranquillamente (senza essere osservati da un sistema di sorveglianza) su una strada che gli appartiene in quanto bene pubblico inalienabile.
Luigi Farella presidente Associazione Percorsi & Sentieri isola di Capri”.

Le foto a testimonianza di quando il Comune di Capri rimosse gli ostacoli alla percorrenza del sentiero dell’Arco Naturale per accedere alle Grotte del Fiano alla presenza delle forze dell’ordine, dell’ufficio tecnico comunale, della Soprintendenza, degli ambientalisti che si erano battuti per ottenere il giusto risultato della riapertura

le Grotte del Fieno

l’architetto Maria Rosaria D’Apice della Soprintendenza l’architetto Mario Cacciapuoti del Comune di Capri

l’architetto Maria Rosaria D’Apice della Soprintendenza l’architetto Mario Cacciapuoti del Comune di Capri l’ispettore del Commissariato di Polizia di Capri Antonio Borriello ed un agente di Polizia

le Grotte del Fieno

operai comunali artefici della liberazione del passaggio al sentiero dell’Arco Naturale con l’architetto Mario Cacciapuoti

operai comunali artefici della liberazione del passaggio al sentiero dell’Arco Naturale

Luigi Farella di Percorsi e Sentieri l’architetto Mario Cacciapuoti Nabil Pulita di Legambiente

uno degli operai comunali artefici della liberazione del passaggio al sentiero dell’Arco Naturale

l’ingegnere Salvatore Rossi con uno degli operai comunali artefici della liberazione del passaggio al sentiero dell’Arco Naturale