Che il porto turistico abbia concesso agli iscritti dell’associazione Capriamoci uno sconto sulle tariffe del 50% per l’ormeggio delle imbarcazioni dei residenti durante il periodo invernale è un’iniziativa accolta con favore da politici ed associazioni che si occupano anche di diportismo. Ma, che questo sconto sia riservato solo all’associazione Capriamoci non è andato giù ed ha generato polemiche. ChiamaCapri presieduta dall’ex sindaco Ciro Lembo, parla di disparità di trattamento tra i diportisti iscritti alla sua associazione ed ancor più a chi non sono è iscritti a nessuna associazione locale. Ciro Lembo ha inviato un documento al sindaco e al presidente del porto turistico di Capri, chiedendo l’immediata estensione dell’agevolazione a tutti coloro che la richiedono e la restituzione degli importi a chi ha già versato per quest’anno la somma dei pagamenti per l’intero periodo invernale, cioè cinque mesi. L’ex sindaco, a capo dell’associazione ChiamaCapri già nel 2016 aveva chiesto invano l’applicazione di tariffe ridotte nei mesi invernali per tutti i residenti, ripristinando ciò che accadeva fino al 2014, ovvero importi di un euro al giorno senza obbligo di durata minima, ma con un pagamento anticipato per il periodo necessario, così come avevamo chiesto la gratuità per i pescatori. Se non verranno applicati gli sconti indistintamente a tutti i diportisti Ciro Lembo sporgerà denuncia penale facendo notare che nel 2014 dalla nuova amministrazione della Primavera è stato applicato un’ingiusto aumento della tariffa e modalità di pagamento per un periodo lungo, mentre alle soglie della campagna elettorale del prossimo maggio vengono applicate riduzioni del 50%. I costi di ormeggio sui pontili da novembre a marzo ammontano a 350 euro, per gli associati di Capriamoci sono stati ridotti del 50%, per un posto in darsena si pagano 600 euro. Marino Lembo, capogruppo di Avanti Capri e prossimo candidato a sindaco del Comune di Capri, ha dichiarato in merito a questa situazione: “condividiamo ed apprezziamo l’importante risultato che ha ottenuto l’associazione Capriamoci riuscendo ad ottenere la riduzione delle tariffe di ormeggio per propri iscritti residenti del 50 per cento durante il periodo invernale e riteniamo che il consiglio Comunale deliberi un atto di indirizzo alla società Porto Turistico per estendere tale agevolazione a tutti i diportisti residenti dell’isola di Capri. Voglio ricordare inoltre che la società del Porto Turistico e’ a capitale interamente pubblico e soggetta al controllo degli uffici amministrativi del Comune e del Consiglio Comunale di Capri“. Salvatore Ciuccio, che fa parte di Avanti Capri e che essendo un tecnico in materia finanziaria ha tenuto a chiarire che: ““La neonata associazione Capriamoci è degna di grande attenzione da parte della pubblica amministrazione, va incoraggiata e agevolata. Il suo scopo è nobile e va nella giusta direzione di una fruizione del mare di Capri che deve essere praticata con il buon senso e nel rispetto della natura e dell’immagine dell’isola. Quindi ben vengano tutte le agevolazioni, anche tariffarie, per i suoi associati. Sul territorio insistono, però, anche altre associazioni con simile scopo (Associazione Nautica Diportistica Capri costituita nel 2001, la più recente Chi Ama Capri ed altre) e, pertanto, credo sia giusto prevedere anche per esse le stesse agevolazioni. Inoltre ritengo che le agevolazioni in questione ed anche altre più vantaggiose, graduate per categoria, vanno estese anche a tutti i singoli diportisti e pescatori, residenti nei comuni di Capri ed Anacapri, che utilizzano le strutture del Porto Turistico. Questo scongiurerebbe una disparità di trattamento grande come un palazzo. Infine ritengo che queste decisioni debbano essere prese dall’organo politico e amministrativo deputato quale è il Consiglio Comunale, in quanto la società Porto Turistico spa, con capitale sociale 100% del Comune di Capri, è un ente pubblico a tutti gli effetti e, pertanto, non può essere il direttore del Porto Turistico o il Presidente o il Consiglio di Amministrazione o ancora il Sindaco quale organo monocratico a prendere tali decisioni. Bensì come più volte fatto rilevare in Consiglio Comunale dev’essere il Consiglio stesso a decidere sugli indirizzi generali e di controllo delle società partecipate.
Questo scongiurerebbe, invece, una illegittimità grande come un grattacielo”.