Negli scorsi giorni al Capilupi è scattata l’emergenza per un parto prematuro. Da qui la chiamata alla sala operativa del 118 per allertare l’elicottero e trasferire la partoriente a terraferma. L’elicottero per un problema tecnico non è giunto all’eliporto di Damecuta dove era arrivata la partoriente con l’ambulanza che ha dovuto far ritorno in ospedale. Il 118 non aveva altro elicottero da impiegare per il trasferimento e mentre i minuti, preziosi per la madre e il futuro nascituro trascorrevano, nessuno ha pensato di attivare gli elicotteri dei Carabinieri, Guardia di Finanza ed Aereonautica Militare che dispongono di unità di emergenza attrezzate per volare anche con proibitive condizioni meteo e si è preferito perdere altro tempo disponendo, giocoforza il mare calmo, il trasferimento in idroambulanza alla vicina Vico Equense, dove nella notte con parto con il taglio cesareo è stato messo alla luce un maschietto, registrando le ottime condizioni oltre che del bimbo anche della madre. La notizia del disservizio che fortunatamente grazie alla Guardia Costiera di Capri sempre all’erta per intervenire in pochi minuti con il mare calmo e quindi l’impiego dell’idroambulanza ha fatto indignare anche il primo cittadino di Capri e il consigliere delegato alla sanità Paolo Falco che non hanno fatto chissachè per il Capilupi, ma che sembra ora non vogliano più tacere, non difendere l’indifendibile.