Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Rotary Club Capri

Alla Redazione “Nuova Capri”.

Si invia la presente in risposta al Vostro articolo riguardante la donazione dell’ambulanza al Capilupi. 

Con non poco rammarico e disappunto leggiamo l’articolo apparso sulla vostra testata, indicante delle informazioni che non purtroppo corrispondono alla piena realtà della vicenda. In occasione di un evento di raccolta fondi tenutosi lo scorso settembre 2017, il nostro Club che opera sul territorio con attività sociali e culturali ormai da 30 anni, decise di devolvere il ricavato per l’acquisto di un bene/attrezzatura da donare al Capilupi. Dopo alcuni colloqui con i dirigenti ASL, si individuò quale positiva la possibilità di donare al presidio ospedaliero una aggiuntiva ambulanza di tipologia B (DM 533/1987 mezzo attrezzato essenzialmente per il trasporto di infermi o infortunati, con eventuale dotazione di semplici attrezzature di assistenza). Si individuò un mezzo in eccellenti condizioni presso un venditore specializzato (il mezzo è del 2005, non ha quindi 20 anni!), le cui caratteristiche furono indicate all’ASL nell’agosto del 2017, e rientravano nella classificazione di tipo B. Con nota ASL prot. 0057541 del 30/08/2018 l’Ente manifestava “la condivisione per la destinazione del ricavato evento Rotary alla donazione del mezzo ambulanza”. In data 13/10/2017, con delibera dirigenziale ASL n. 592/2017 si attuava un provvedimento ufficiale di acquisizione del bene evidenziando che “l’ASL provvedesse a consentire immediatamente esecutivo il provvedimento, al fine di realizzare nel piu breve tempo possibile I’utilizzo del mezzo”. Il 17/10/2017, in occasione della consegna del mezzo, il Rotary Club di Capri e l’ASL firmarono uno specifico protocollo d’intesa nel quale si sottoscriveva che “L’ASL  si impegna ad attivare le procedure affinché l’automezzo ambulanza sia messo nella effettiva e permanente disponibilità e servizio del P.O. “G. Capilupi” in Capri, provvedendo alla copertura RCA dell’automezzo nonché ad eventuali manutenzioni che si rendessero necessarie nel periodo di servizio”. Ancora, con nota ASL n. 0079455 del 06/12/2017 l’Ente indicava di “provvedere a quanto necessario, o eventualmente occorrente, per l’allestimento dell’ambulanza con ulteriori apparecchiature” assieme “alla contrattualizzazione della risorsa autista”. Le informazioni sopra indicate descrivono l’esatta circostanza della vicenda. Il mezzo non è uno “scassone”, bensi rappresenta la donazione di un mezzo assolutamente efficiente, in perfetto stato tecnico, costato anche una somma ragguardevole, la cui unica volontà era quella – come convenuto inizialmente con i responsabili ASL – di dare un mezzo aggiuntivo nella disponibilità del PO Capilupi al fine di rafforzare ulteriormente il servizio trasporto di tipologia B. Questa vicenda ci colpisce profondamente; nella gestione amministrativa e fattuale di Enti pubblici purtroppo vi possono essere incurie e approcci superficiali, ed in questa vicenda i danneggiati siamo proprio noi come Club che di fatto abbiamo realizzato un atto di donazione. Evidentemente, in alcune comunità a volte è difficile anche donare, vedendosi in modo miope non il profilo di utilità pratica di un bene o servizio, ma il pretesto di una sua possibile argomentazione in chiave di polemica.Visto comunque che il bene è sostato fermo nel piazzale dell’ospedale, nella titolarità di soggetto donante, eserciteremo il diritto alla richiesta di restituzione, provvedendo – considerato che evidentemente all’ASL ed ospedale non serve – a darlo ad un’altra associazione del territorio, che sicuramente ne farà un utilizzo decisamente migliore. Il Rotary Club Isola di Capri – ed è la sua trentennale storia a testimoniarlo – è sempre stato vicino in importanti attività sociali e culturali per il territorio isolano, con fatti ed iniziative concrete realizzati nel corso degli anni: da importanti ricerche scientifiche con il CNR e congressi sul Paesaggio Mediterraneo, a donazioni di unità coronariche proprio all’ospedale, donazione di defibrillatori portatili, donazione di un forno per la ceramica ad uso didattico, progetti di sostegno sociale “adotta una famiglia”, numerose edizioni di borse di studio per i giovani studenti, sostegno a diverse associazioni del territorio, e numerose altre ancora, tra cui ultime in ordine temporale il sostegno al progetto “Adotta una colonna” per il restauro del colonnato interno del Chiostro piccolo della Certosa, e la donazione delle piante per le aree di recente riqualificazione del cimitero acattolico.

Sinceramente non comprendiamo – oltre a non meritare – questo accanimento gratuito sulla vicenda, in cui il Club ha operato nella assoluta buona fede di un gesto di donazione, messo in discussione per mancanze altrui. 

dr. Nicola Ruocco Presidente a.r. 2017/2018 e 2018/2019

 

INFELICE DONAZIONE DELLO SCASSONE, I CAPRESI NON SONO MIOPI, ANZI, IL ROTARY NON…

Corre l’obbligo di chiarire che non ho nulla contro il Rotary, anzi, tante belle iniziative e di cui molte hanno trovato spazio sul giornale in passato. Il Rotary è un’associazione di cui fanno parte quasi nella totalità persone benestanti e facoltose, per lo più professionisti ed imprenditori, e quindi credo che ogni iniziativa non sia scandita dai 1000euro in più o in meno, anzi. Quando è stata fatta la donazione dell’ambulanza, lo scorso anno, non sapevo che si trattasse di uno “scassone”, anzi sembrava quasi che per la portata della comunicazione osservata dal Rotary con grande eco mediatico, si trattasse di un mezzo nuovo che necessitava solo di un allestimento con qualche attrezzatura adeguata. L’amara scoperta che in realtà si trattava di uno “scassone” è saltata fuori quando, qualcuno, ed in questo caso il Rotary, aveva pensato di donarla per sostituire l’ambulanza, sempre efficiente di cui è dotata il Capilupi, che, per fortuna oggi c’è ancora. In effetti, non si è capito ancora a chi è venuta questa brillante idea di donare lo “scassone” al Capilupi che da un paio di anni a questa parte l’Asl ha dato all’ospedale un’efficiente ambulanza che ha sostituito un altro scassone, dopo guasti continui, vetri rotti, rattoppi e quant’altro. Tutto questo avvenuto dopo innumerevoli proteste dei cittadini ed eco sulla stampa specialmente locale, anche attraverso il Comitato Civico  art. 32 Capri Salviamo il Capilupi, espletando una gara di appalto che ha vinto l’azienda Italy Emergenza e che costa 200mila euro l’anno, con l’impiego di personale, super attrezzata che consente il trasporto anche di malati intubati ed o con necessità di essere collegati ad apparecchiature particolari. Quando il Comitato Civico  art. 32 Capri Salviamo il Capilupi, attraverso il suo presidente, Concetta Spatola, venne a conoscenza del proposito del Rotary tentò in ogni modo di far comprendere come l’Asl Napoli 1 avrebbe potuto malamente usare questa donazione, revocando nell’immediato l’appalto dato Italy Emergenza, che aveva durata annuale. Il timore era che l’ambulanza del Rotary fosse qualitativamente inferiore a quella concessa dall’Asl per Capri, ovviamente un timore ben fondato. Infatti, subito dopo la donazione, all’Asl ci fu chi si attivò per sostituire quella equipaggiata di tutto punto e nuova di Italy Emergenza, di classe A, con quella del Rotary di classe B, però l’eco che la notizia lanciato da Nuova Capri e la ricerca del solo autista da parte dell’Asl, e il deciso intervento del Comitato Civico  art. 32 Capri Salviamo il Capilupi ha fatto in modo che ciò non accadesse.    

 

L’ambulanza del Rotary è un usato (di fatto ha 14 anni) ed era stata dismessa da un’altra Asl (ciò a comprendere in che condizioni fosse) e completamente spoglia di qualsiasi dotazione necessaria per il trasporto dei pazienti da Capri a terraferma, Napoli o Sorrento che sia. Chi dona un’ambulanza dovrebbe sapere che il trasporto per i capresi avviene in un garage a motore spento per un’ora e venti (se tutto va bene). Tempo in cui la stessa ambulanza non può essere lasciata, nè dal paziente nè dagli accompagnatori, bensì devono rimanere per forza di cose a bordo. Un’ambulanza, pertanto, deve essere quanto meno fornita di un ottimo impianto di aria condizionata capace di funzionare anche a motore spento. Basta riflettere che l’ambulanza del Rotary per “impupazzarla” per il Capilupi è costata 10mila euro, mentre il noleggio annuale, personale compreso, di quella di Italy Emergenza 200mila euro. La verità è che la prima non è solo un’ambulanza non “brandizzata” ma è anche un vero scassone. Tra l’altro l’Asl è in sotto organico per il personale delle ambulanze e quindi non si capisce come fosse possibile solo pensare di avere tre unità, tre autisti, da destinare a Capri per poterla gestirla. Addirittura quando l’Asl, forte della donazione del Rotary, voleva utilizzarla per risparmiare i 200mila euro l’anno, ipotizzò che d’inverno non era indispensabile, se non nelle ore notturne, mentre in estate sarebbe stata dotata di personale h24. Per fortuna di Capri dei capresi l’Asl non ha reperito al suo interno personale per lo scassone che invece è stato parcheggiato oltre un anno fa e lì vi è rimasto immobile, a far ruggine. L’Asl praticamente voleva trasformare l’appalto Italy Emergenza da un appalto ambulanza-personale ad un appalto solo personale, con la differenza che si sarebbe tornati 10 anni indietro. Il modo con cui si è svolto l’evento della donazione con il trasporto dell’ambulanza al Capilupi è risultato altamente lesivo della dignità dei cittadini isolani, con tanto di “struscio” di funzionari dell’Asl giunti a Capri per una serata di gala insieme ai politici del Comune, quando quegli stessi funzionari continuano a beffare gli isolani in continuazione non fornendo al presidio sanitario del Capilupi i livelli di assistenza minima per far vivere in sicurezza risulta al quanto ridicolo. Una sera degli sconosciuti, a cui stava a cuore il Capilupi, misero in essere un’iniziativa, vale a dire l’esposizione di striscioni sulle facciate dell’ospedale con scritto: “lo scassone non lo vogliamo”, “lo scassone non lo meritiamo”. Il Rotary avrebbe potuto spendere i 10mila euro dello scassone acquistando anche una sonda ecografica, che solo da qualche settimana è arrivata, come quella cardiologica o qualche altra cosa necessaria, e sicuramente avrebbe avuto applausi, invece oggi riceve solo fischi e pernacchie poichè la donazione dello scassone al Capilupi è un film già visto. Per quanto concerne il termine scassone, devo ammettere, mio malgrado, che non è un’idea mia, bensì ho solo adottato questo termine assegnato all’ambulanza del Rotary dagli stessi operatori dell’ospedale quando fu visto impupazzato all’ingresso dello stesso, anche, perchè si era capito il rischio che si correva. Caro presidente ma quale mezzo aggiuntivo se non ci sono autisti, si informi prima di fare scelte che vi fanno apparire come i salvatori della patria ed invece sono atti scellerati, superficiali e quasi da persone pericolose per se e per gli altri, poichè se l’Asl avesse trovato l’autista per lo scassone avremmo rischiato, noi che viviamo su questa meravigliosa isola, di restare in ospedale per impossibilità al trasferimento dello scassone, anche, perchè se vi è un guasto all’ambulanza di Italy Emergenza, essendo questa un’azienda appaltatrice munita di parco ambulanze sarebbe in grado di sostituire celermente il mezzo con un altro, e come d’altronde è capitato. Evidentemente, in alcune comunità a volte è difficile anche donare, vedendo in modo miope non il profilo di utilità pratica di un bene o servizio, ma il pretesto di una sua possibile argomentazione in chiave di polemica. Se non mi chiamassi Felice Spinella farei finta di non aver letto questa frase, che riporto integralmente, ma, non voglio e non posso. Ma come si permette, ma quali miopi io e i miei concittadini a differenza di sua che viene a Capri per il pranzetto del Rotary o un po’ di sole in piazzetta, viviamo in quest’isola e in materia di sanità le possiamo insegnare molto, e dico molto, perchè i guai del Capilupi li paghiamo sulla nostra pelle. Quale utilità pratica di un qualcosa che non voglio, per educazione, definire diversamente e mi limito a chiamare scassone. Tanto le dovevo e mi prendo l’ardire anche a nome dei miei concittadini non miopi di consigliarle la rottamazione dello scassone, anche, perchè se dovesse trovare un’associazione che lo prenderebbe sia almeno onesto a farsi carico della manutenzione che sarà necessaria per un mezzo diciamo rigenerato, che ha già 14anni, senza aria condizionata. Tra l’altro per avere idea di che ambulanze hanno a Capri le associazioni non le dico di visionare quella della Croce Azzurra di Padre Pio, ma almeno della della San Vincenzo de’ Paoli, così le sarà chiaro che la rottamazione è l’unica strada seria che può percorrere quella del Rotary.

Abbia l’umiltà di dire che non ha fatto una giusta scelta. L’umiltà perdona qualsiasi cosa anche l’addebito alla mia cecità e dei miei concittadini.

Felice Spinella