IL MONOPOLIO DOPO TERNA
ALLA SIPPIC, STOP AD ALTRI
GESTORI DI ENERGIA A CAPRI
i cittadini non possono usufruire
di tariffe vantaggiose per risparmiare

I cittadini di qualsiasi altra località d’Italia possono scegliere chi sia il loro gestore di energia elettrica, così come fanno ad esempio con la telefonia fissa e mobile esistendo diverse e numerose compagnie telefoniche, che, per accaparrarsi i clienti, offrono i loro servizi con diverse e vantaggiose offerte che da una parte garantiscono i servizi e dall’altra applicano tariffe sempre più ridotte. Questa possibilità nel campo energetico è vietata ai cittadini di Capri ed Anacapri, in quanto, seppur è Terna a portare materialmente l’energia elettrica per mezzo del cavo sottomarino, la Sippic continua ad operare in regime di monopolio essendo proprietaria della rete di distribuzione, che, partendo dalla centrale di Marina Grande attraverso centinaia di chilometri di cavi raggiunge gli angoli più nascosti di Capri ed ancor più di Anacapri. Di continuo molti cittadini che vorrebbero usufruire di offerte vantaggiose economicamente contattano le compagnie nazionali per aderire a promozioni e tariffe che fanno gola, ma alla verifica della possibilità che un gestore diverso della Sippic possa operare sull’isola di Capri restano delusi. Diverse compagnie che non operano ancora sull’isola e che vorrebbero farlo da mesi e mesi contattano il Ministero per lo Sviluppo Economico che è competente in materia di energia senza avere risultato, trovandosi davanti ad una sorta di muro di gomma. Lo Stato attraverso l’Autority di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (in acronimo ARERA), come si legge sulle pagine di wikipedia, l’enciclopedia libera, è un’autorità amministrativa indipendente della Repubblica Italiana che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile, principalmente tramite la regolazione tariffaria, dell’accesso alle reti, del funzionamento dei mercati e la tutela degli utenti finali. Venne istituita in seguito alla decisioni dell’Unione europea del 1996 e del 1998 dell’Unione europea di liberalizzare il settore dell’energia elettrica e quello del gas naturale, rispettivamente, sostituendo di fatto i monopoli presenti nella maggior parte dei paesi aderenti alla Unione, ha assunto il ruolo di soggetto regolatore dei mercati liberalizzati. L’atto formale di istituzione fu la legge 14 novembre 1995, n. 481; l’ente divenne successivamente operativo dal 23 aprile 1997. Ad essa vennero successivamente attribuite funzioni in materia di qualità, tariffe e costi dei servizi idrici integrati, inizialmente assegnate all’”Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua”, ente costituito a maggio 2011 e soppresso dopo pochi mesi ai sensi del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214. Con la legge di stabilità per l’anno 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205) furono ad essa conferiti i compiti di regolazione e controllo anche nel settore dei rifiuti, trasformando anche la denominazione dell’ente in quella attuale a decorrere dal 1º gennaio 2018.
L’autorità, secondo la legge istitutiva del 1995, ha essenzialmente la funzione di «garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilità, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori». Per perseguire l’obiettivo di assicurare un assetto concorrenziale del mercato, l’autorità ha i seguenti poteri:
formula osservazioni e proposte da trasmettere al Governo e al Parlamento (potere consultivo); ha potere normativo (regolamentare); determina le tariffe (in particolare la componente degli oneri generali di sistema) e vigila sulla Cassa per i servizi energetici e ambientali; assicura la pubblicità e la trasparenza delle condizioni di servizio; assicura condizioni di eguaglianza nell’accesso alle reti energetiche; ha poteri di controllo di qualità e di vigilanza nei confronti dei fornitori dei servizi; valuta reclami, istanze e segnalazioni presentate dagli utenti o dai consumatori. Alcuni costi presenti nelle bollette sono uguali per tutti i gestori e sono stabiliti dall’Autority, mentre ve ne sono altri che scelgono come applicare, in che entità, le varie società e qui vi è la differenza delle tariffe. Si è sempre detto che il vantaggio del gestore Sippic è di avere squadre di pronto intervento che operano h24 e 7 giorni su 7, anche il giorno di Natale in pratica, e che celermente riescono da sempre a riparare guasti e che quindi il cambio di gestore potrebbe non essere conveniente per l’utente, ma, certamente la Sippic siccome verrebbe renumerata per le sue linee e suoi servizi, non potrebbe trattare diversamente dal suo un cliente di un altro gestore. Specialmente ora con la crisi che inizia a imperversare sarebbe consigliabile più che mai che i cittadini possano scegliere il gestore energetico e risparmiare a pari qualità del servizio.