In merito alle polemiche sorte dalla chiusura dell’edicola storica in piazzetta, il primo cittadino, con un post ne ha spiegato le ragioni e la soluzione trovata dall’amministrazione comunale, unica soluzione possibile.
L’EDICOLA A CAPRI. UNA TRADIZIONE CHE CONTINUA
Parliamoci chiaro: anche per me l’edicola della Piazzetta era un punto di riferimento imprescindibile. Conoscete tutti il mio amore per la nostra bella Capri, per ogni suo luogo e ogni sua attività.
Da generazioni la famiglia Federico ha portato avanti questa attività, per quasi un secolo, con gentilezza professionalità e tanti sacrifici.
Salvatore e la sua famiglia hanno visto crescere tante generazioni di capresi, che hanno accolto col sorriso sulle labbra e, con una buona parola, tenendosi sempre a disposizione di tutti.
Quante volte, mentre erano di turno in edicola, vedevamo Salvatore, Michele, Gianni, correre a prendere il carrello della San Vincenzo, che guidavano per interventi di pronto soccorso o per trasportare tanti capresi all’ospedale o di ritorno a casa. Tutto questo da volontari. Un esempio grande per la nostra comunità.
Purtroppo, però, nulla possiamo se il mercato cambia orientamenti. Forse non tutti sanno che negli ultimi 10 anni alcuni tra i principali quotidiani italiani (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore…) hanno perso oltre il 50% del venduto nelle edicole che, progressivamente, hanno visto abbassare entrate e profitti. Credo anche che molti, tra coloro che leggono questo post, abbiano cambiato abitudini passando dal cartaceo all’online. È successo per altri prodotti: in pochi comprano ancora cd, quasi tutti scaricano musica direttamente sul telefonino! E così via per altre tipologie di prodotti.
Nonostante il trend fosse in discesa da tanti anni, la famiglia Federico ha comunque provato a resistere finché ha potuto.
Quando abbiamo saputo però, circa un anno e mezzo fa, della loro legittima intenzione di chiudere per il calo di vendite che non consentiva più la gestione di un’attività commerciale condivisa da tre nuclei familiari, ci siamo subito attivati, come amministrazione, per evitare che il centro di Capri restasse senza la propria edicola (cosa che invece sta accadendo in tanti comuni).
Abbiamo così individuato un locale, all’inizio di via Acquaviva, proprio di fronte all’uscita della funicolare, l’abbiamo sistemato a spese del Comune e abbiamo provveduto a un bando di gara con evidenza pubblica per l’assegnazione come edicola.
A partecipare è stato solo Michele Sorrentino che così, in continuità con quanto ha fatto la sua famiglia fino ad ora, proseguirà l’attività da solo, con coraggio e sacrifico.
Questa bella foto unisce il passato, il presente e il futuro della famiglia Federico e il suo amore per Capri. A Salvatore, alle sue sorelle e a tutta la famiglia diciamo grazie per aver tenuto duro fino ad oggi ed essere stati un esempio di capresità assoluta. E li voglio in particolare ringraziare quando, durante il lockdown, sono stati aperti, anche senza quotidiani, soli in Piazzetta, per essere un punto di riferimento in un momento in cui l’isola aveva bisogno di conforto.
A Michele diamo un in bocca al lupo. Lo ammiriamo per la tenacia.
Alcuni hanno detto che il Comune poteva fare di più. A queste persone rispondo che le loro polemiche non offendo il Comune, che ha fatto il possibile e l’impossibile garantendo il mantenimento dell’edicola in prosecuzione di attività, ma offendono la scelta della famiglia Federico. È facile parlare quando non si tratta delle proprie tasche e con scarsa conoscenza dei fatti.
Quindi, anziché fare polemiche, sforziamoci un po’ di più ad andare in tutte le edicole dell’isola a comprare un quotidiano, un settimanale o un prodotto che ci interessa.
Ps
Io, oltre ai miei quotidiani, continuerò ad acquistare sempre le mie riviste di storia e di cultura, che mi permettono ancora di apprezzare il valore della carta stampata tra le dita.