Domenica scorsa fiamme a Cetrella. Un’importante incendio ha interessato Cetrella ad Anacapri, zona a monte di Casa Mackenzie, in gestione agli Amici di Cetrella. Le fiamme si sarebbero sviluppate in un baleno, il vento che spirava verso Monte Solaro sarebbe l’elemento del propagarsi delle fiamme che sono arrivate fino a 30 metri dalla piscina della Canzone del Cielo, in disuso dagli anni ‘60. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Capri che hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei tramite la protezione civile regionale per gettare dall’alto acqua e spegnere l’incendio. Moltissimi volontari, tra cui cacciatori, Amici di Cetrella ed ambientalisti tra cui Legambiente, che si sono prodigati ed il cui intervento è stato determinante. A lanciare l’allarme l’ambientalista Fabio Ferraro che ha contattato il primo cittadino di Anacapri e che partecipando allo spegnimento ha avuto anche un principio di asfissia per il fumo.

L’arrivo di due elicotteri che con decine di sorvoli sulla zona interessata dall’incendio e decine di tonnellate di acqua prelevata dal mare in poche ore hanno visto le fiamme domate. I volontari con i Vigili del Fuoco si sono anche organizzati affinché restasse un presidio notturno per timore che nella notte le fiamme potessero riprendere. I Carabinieri della Stazione di Capri, diretti dal Luogotenente Cristoforo Perilli, sono intervenuti per accertare le cause e dalle indagini è emerso subito che non doveva trattarsi di un barbecue non spento bene, perchè l’orario in cui si sviluppavano le fiamme non coincidevano con quelle
di una scampagnata per il pranzo. I Carabinieri di Anacapri hanno acquisito e monitorato da subito le immagini della videosorveglianza dei negozi e delle stradine percorse per giungere fino a Cetrella e per diverse fasce orarie. Così come sono state visionate le telecamere di videosorveglianza della seggiovia. Da qui si sono attenzionati alcuni ragazzini che avevano poi lasciato la zona dell’incendio precipitosamente. Da qui lunedì mattina un po’ di domande prima informali poi vere e proprie dichiarazioni alla presenza dei genitori alla Stazione Carabinieri di Anacapri che hanno messo in luce come una bravata, una ragazzata si è trasformata in un incendio e poteva divenire una tragedia, ricordando gli incendi di decenni fa in cui vi fu chi perse la vita. Alla porta della Stazione Carabinieri di Anacapri del Luogotenente Cristoforo Perilli si è presentato un giovanotto di quindici anni accompagnato dai genitori. Il ragazzo ha raccontato ai Carabinieri di essere il responsabile dell’incendio, di essere andato anche questa domenica, vista la bella giornata, a Cetrella come faceva solitamente con gli amici per giocare a palla e svagarsi, che si erano accesi una sigaretta per fumare in tranquillità lontano dagli occhi degli adulti e che giocando con l’accendino nella mani vicino alle erbacce seduti in terra in un istante si sono trovati davanti alle fiamme. Il ragazzo è apparso psicologicamente distrutto, sufficientemente maturo per rendersi conto che una ragazzata senza nessun fine piromaniale è diventato un reato. Ha solo quindici anni.