Halyna Voznyak, 56 anni, cittadina originaria dell’Ucraina e che vive a Capri da diversi anni, il 23 settembre è stata tratta in arresto su mandato del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Napoli, che si occupa dei reati nei confronti delle fasce deboli, nell’ambito di una complessa ed articolata inchiesta su maltrattamenti nei confronti di alcuni anziani, ospitati nella Casa di Riposo S. Giuseppe della Parrocchia di Capri. All’arresto l’ucraina ha beneficiato dei domiciliari ad Anacapri e ricorrendo al Tribunale della Libertà, assistita dal suo legale di fiducia l’avvocato Mario De Savio gli è stata convertita la misura prima in divieto di dimora a Capri e poi, da qualche giorno, revocata anche questa. La richiesta d’arresto avanzata del Pubblico Ministero, Maria Cristina Curatoli, avallata dal Giudice per le Indagini Preliminari, Gianluigi Visco, che non ha però concesso stessa misura per un altro soggetto, L.S., originaria di Castellammare di Stabia, si basa su un lavoro di intelligence nato da alcune segnalazioni ed un’indagine condotta dal Commissariato di Polizia di Capri, diretto dal Vice Questore Maria Edvige Strina, con i poliziotti che avevano installato un complesso sistema di videosorveglianza nella Casa di Riposo San Giuseppe di Capri, da cui sarebbe emerso che Halyna Voznyak, maltrattava e minacciava gli anziani che nel cuore della notte la chiamavano per farsi cambiare il cosiddetto pannolone o per altre esigenze. Halyna Voznyak e L.S. sono state sospese dal lavoro, come si può fare per legge ma senza essere ancora licenziate, e la Casa di Riposo cerca personale per sostituire queste figure a cui gli anziani erano affidati nelle ore notturne.